Dal Mondo
Lisbona. L’Istituto italiano di cultura presenta il documentario dedicato a Guido Guidi
La proiezione lunedì 16 dicembre
Al fotografo cesenate Guido Guidi è dedicato il documentario “Vivi nascosto Guido Guidi” che sarà proiettato lunedì 16 dicembre all’Istituto italiano di cultura di Lisbona.
Lunedì, 16 dicembre alle 18.30 l’Istituto italiano di cultura di Lisbona, in collaborazione con Cedro Plátano, produttrice e distributrice di cinema indipendente, presenta il documentario “Vivi nascosto Guido Guidi”, alla presenza del regista portoghese Paulo Catrica.
Un grande maestro della fotografia italiana contemporanea
Il documentario, che è stato presentato in prima mondiale alla XXII Edizione del Festival internazionale di cinema, DocLisboa, analizza la vita e il processo creativo di Guido Guidi, riconosciuto a livello internazionale tra i grandi maestri della fotografia italiana contemporanea e uno dei pionieri della nuova fotografia di paesaggio, offrendo una visione del suo pensiero filosofico e fotografico e mettendo in relazione lo spettatore con il luogo in cui il fotografo vive e si “nasconde”: un piccolo borgo nei dintorni di Cesena.
Questa biografia visiva, nella quale partecipa anche Guido Guidi, sviluppa una narrazione che esamina il percorso fotografico e i ricordi personali del fotografo attraverso una combinazione delle sue immagini, riflessioni personali, conversazioni e un intenso lavoro di ricerca condotto a fianco del fotografo nel suo vasto archivio sito nella casa-studio a Ronta di Cesena, da sempre un punto di incontro per giovani autori, studiosi di fotografia, intellettuali.
Le parole del regista
Riprendiamo le parole del regista Paulo Catrica per il quale la fotografia italiana, in particolare Guido Guidi, Luigi Ghirri e Gabriele Basilico, è stata una fonte di grande ispirazione per il suo lavoro. “L’idea del film ha iniziato a prendere forma gradualmente nel 2014 durante una conversazione con Paula Pinto, coautrice del film. Il film segue l’ordine scandito dalla viva voce di Guido Guido, che racconta come concepisce e realizza le sue fotografie, intrecciate con la sua vita – spiega il regista -. Guidi utilizza frequentemente metafore e citazioni per costruire il suo discorso, un metodo senza metodo, una tesi e la sua antitesi. Nelle sue metafore abitano poeti, scrittori, filosofi, architetti e altri fotografi. La sua casa-atelier è uno spazio denso di citazioni, aforismi, appunti, codici delle pellicole analogiche, vecchi promemoria, date e note scritte a mano sugli armadi con la sua caratteristica matita rossa. Le scatole d’archivio di fotografie, impilate con i nomi dei luoghi e le date, rappresentano un luogo dove oggetti, nomi e parole proiettano immagini che rivelano il suo modo di fare e di pensare”.
Da una citazione di Epicuro, “Vivi Nascosto”, incisa su un armadio del suo archivio, è nato il titolo del film che permette allo spettatore di immergersi nell’intero universo di Guidi e avere un accesso privilegiato al suo archivio d’artista in Emilia Romagna: casa, studio, luogo di lavoro e di vita.