Dall'Italia
Lo Ior promuove una campagna fondi per studiare le relazioni tra Covid-19 e ormono-terapia
Quali interazioni esistono tra la malattia scatenata dal virus Covid-19 e l’ormono-terapia – una tra le principali e più efficaci cure per contrastare i tumori al seno, ginecologici e prostata? Per indagare questo campo ancora in gran parte sconosciuto ma dai notevoli impatti per migliaia di pazienti, l’equipe di medici e ricercatori del Gruppo di Uro-ginecologia e Mammella dell’Istituto Tumori della Romagna (IRST) IRCCS ha approntato un ambizioso studio.
Tramite l’arruolamento di circa 1.000 pazienti oncologici in trattamento con questo tipo di terapie e grazie anche all’utilizzo di sofisticate analisi genomiche di laboratorio, infatti, si punta a migliorare la conoscenza di tale infezione e le interazioni che intercorrono tra il virus e le diverse terapie, incluse, appunto, quelle ormonali.
Per reperire le risorse necessarie per avviare e condurre al termine questo studio così importante e impegnativo, l’equipe diretta dal dottor Ugo De Giorgi, ha scelto di appoggiarsi all’Istituto Oncologico Romagnolo (Ior) e, in particolare, di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma insiemeachicura.it. L’obbiettivo finale della ricerca è quello di raggiungere quota 15mila euro (oltre 3.000 sono già raccolti in queste settimane).
Per comprendere l’impatto potenziale che potrebbe avere una più approfondita comprensione del ruolo, delle relazioni e dell’influenza del Covid-19 sulle terapie ormonali, occorre tener presente che questi trattamenti sono tra i più utilizzati ed utili per ridurre le dimensioni del tumore prima dell’intervento di asportazione chirurgica, per evitare la ricomparsa e/o la progressione della malattia. Oltretutto i tumori ormono-dipendenti – principalmente tumori della mammella, neoplasie ginecologiche e tumore della prostata – rappresentano la maggioranza di nuove neoplasie.
Questi tipi di tumori sono caratterizzati da una buona efficacia in termini di sopravvivenza, anche grazie all’efficacia delle terapie ormonali che, tuttavia, seppur ben tollerate, sono caratterizzate da un certo numero di effetti collaterali. Una più approfondita conoscenza del Covid-19, dunque, porterà ad una gestione più accurata dei pazienti.