Rubicone
Lupi a Sogliano. Coldiretti: “Si sono sbranati una mucca di sette quintali”
L'associazione di categoria preoccupata "per la dignità e la sicurezza degli allevatori"
Nuovo episodio di predazione da parte dei lupi nelle colline cesenati.
La segnalazione
A segnalarlo è Coldiretti Forlì-Cesena. Nella giornata di ieri l’allevatore associato Maurizio Dall’Acqua, attivo nella zona di Sogliano al Rubicone, ai confini con l’Oasi di Montetiffi, ha denunciato l’ennesimo attacco al suo bestiame. Una mucca di circa 12 anni, gravida e dal peso di oltre sette quintali, lasciata libero al pascolo, è stata assalita, trascinata in un anfratto e divorata.
Allevatore esasperato
Dall’Acqua sottolinea come negli anni questi episodi lo abbiano privato di capi preziosi, costringendolo anche a scelte aziendali dolorose, tra cui l’impossibilità di far partorire gli animali all’aperto. “Non possiamo più convivere con questa situazione – afferma -. Ogni attacco significa perdita economica, sofferenza e l’impotenza di fronte a un problema che sembra invisibile alle istituzioni. Non siamo più liberi di lasciare gli animali al pascolo, si vive con la paura di non vederli tornare”. Secondo l’allevatore “dalle impronte si tratta di sicuro di un branco di lupi, pensiamo più di cinque, che hanno divorato la mucca nel giro di due giorni”.

Coldiretti: “La nostra battaglia non è contro il lupo”
La situazione non rappresenta un episodio isolato. Per Coldiretti “la presenza del lupo, pur riconosciuta come elemento di biodiversità, è diventata insostenibile per la sopravvivenza delle imprese zootecniche locali”. Gli allevatori denunciano anche rischi per la sicurezza delle persone, con avvistamenti sempre più vicini alle abitazioni, alle aziende e alle aree di lavoro agricolo. Coldiretti Forlì-Cesena chiede “interventi immediati e strutturali: monitoraggio costante del territorio, piani di prevenzione con recinzioni elettrificate e cani da guardiania, risarcimenti rapidi e completi, sostegno economico alle aziende che non riescono a sostenere in autonomia i costi di protezione”. Ribadisce inoltre la “necessità di una gestione equilibrata della specie lupo, alla luce anche del recente declassamento da specie “particolarmente protetta” a “protetta”, per consentire interventi di contenimento sugli esemplari più confidenti”.
Per Massimiliano Bernabini, presidente Coldiretti Forlì-Cesena, “la nostra battaglia non è contro il lupo, ma per la dignità e la sicurezza degli allevatori”.