Maltempo. Un sos da Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini

I tecnici dell'associazione stanno raccogliendo le segnalazioni delle aziende per valutare i danni

Nuovi danni tra costa e primo entroterra sono stati causati dal maltempo dei giorni scorsi. Confagricoltura: “Colpite aziende già piegate venti giorni fa dalla grandine. Il rischio climatico non può più ricadere solo sugli agricoltori”. Appello al Governo.

Nuova ondata di maltempo con gravi danni

Una nuova ondata di maltempo si è abbattuta sulla costa cesenate e riminese e sul primo entroterra nel tardo pomeriggio di mercoledì 21 agosto, colpendo duramente le campagne tra Cesenatico, San Mauro Mare, Bellaria e Rimini. La perturbazione, caratterizzata da forti raffiche di vento, pioggia intensa e una violenta grandine, ha interessato in molti casi le stesse aree già danneggiate nella precedente grandinata di inizio agosto, aggravando ulteriormente la situazione di molte aziende agricole.

Particolarmente violento il fronte temporalesco nel Riminese, dove il vento ha superato i 100 km/h: molti vigneti in prossimità della raccolta sono stati danneggiati, con grappoli caduti o compromessi. Alcuni soci di Confagricoltura segnalano anche danni strutturali, con coperture di capannoni e attrezzaie divelte o lesionate.

Molte aziende hanno perso l’intera produzione di insalate e bietole

Campi di pomodoro da industria – anch’essi prossimi alla raccolta – sono stati colpiti dalla grandine: nei prossimi giorni si capirà meglio l’entità del problema. Ma a pagare il conto più salato sono state ancora una volta le orticole, in particolare insalate e bietole: “Le foglie sono state bucherellate dalla grandine – riferiscono gli agricoltori – e risultano ormai invendibili”. Ci sono aziende che segnalano la perdita dell’intera produzione.

Le parole del presidente Daniele Montemaggi e del direttore Gasparini

“È un disastro per molte imprese – dichiara Daniele Montemaggi, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – che si sono viste colpite due volte in meno di un mese, perdendo ortaggi, frutta, uva e pomodori in fase di raccolta: dopo aver investito tempo e risorse per un intero ciclo culturale, si sono visti sfumare il loro lavoro in pochi minuti. È desolante ed è sempre più evidente che gli eventi estremi non sono più l’eccezione ma la regola. La gestione del rischio deve diventare una priorità nazionale: serve un sistema che tuteli davvero il reddito delle imprese agricole, oggi lasciate troppo spesso sole ad affrontare le conseguenze del cambiamento climatico”.

“Se affrontare il mercato è responsabilità dell’imprenditore – aggiunge il direttore Luca Gasparini – fronteggiare eventi come grandinate di questo tipo, trombe d’aria, alluvioni e siccità estreme non può essere compito esclusivo dell’agricoltura. Abbiamo aziende che non riescono nemmeno a far fronte ai costi dei ripristini. È necessaria una svolta, servono strumenti assicurativi più accessibili, sgravi, misure straordinarie e un ripensamento complessivo della politica agricola in chiave climatica”.

Sos al governo

Nella mattinata odierna, venerdì 21 agosto, in occasione dell’inaugurazione del Meeting di Rimini, il presidente Montemaggi e il direttore Gasparini hanno incontrato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al quale hanno rappresentato direttamente la gravità della situazione, chiedendo l’attenzione del Governo verso un territorio messo in ginocchio e la definizione di nuove strategie nazionali per la tutela del lavoro agricolo.

Nel frattempo i tecnici di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini sono impegnati anche in queste ore nella raccolta delle segnalazioni aziendali e nella valutazione puntuale dei danni, con l’obiettivo di attivare tutte le procedure previste in casi come questi.