Dalla Chiesa
Oggi la Chiesa ricorda San Filippo Neri, presbitero
Ideatore dell'oratorio, fu il santo della gioia e dell'allegria
Oggi, lunedì 26 maggio, approfondiremo la storia di un altro santo molto conosciuto: san Filippo Neri, presbitero e ideatore della Confederazione dell’Oratorio.
Il giro delle sette chiese
Filippo fu fiorentino di nascita e romano di adozione. I Romani lo hanno subito preso sul serio, adottandolo, amandolo e venerandolo come protettore e patrono della Roma “de’ noartri” (noi altri, cioè i poveri, gli ultimi) e apostolo di Roma dopo Pietro e Paolo. La sua predicazione toccava i cuori. Il suo stile, il suo modo di fece breccia nel cuore di molti giovani soprattutto quelli della Roma-bene.
Per recuperare a Dio le anime di facili costumi e peccatrici, uomini e donne, durante il Carnevale si inventò il “giro delle sette chiese”, una sorta di contro altare, un pellegrinaggio notturno di svariati chilometri “a’ fette”, cioè (a piedi in romanesco), visitando le principali basiliche romane (ed alcuni ospedali) insieme a giovani e meno giovani.
Ideatore dell’Oratorio
Aveva istituito appunto questo gruppo di ragazzi “figli di papà” e non, con cui parlava loro di Gesù, ridendo, cantando, giocando, stando insieme. Parlava loro dei santi e di altre cose del Cielo in modo tutto suo… e coloro che lo ascoltavano rimanevano rapiti, edificati. Nacque così “l’Oratorio di cui l’ideatore-autore fu san Filippo Neri, insieme all’altro sacerdote diocesano don Persiano Rosa.
“Pippo buono”, il santo della gioia e dell’allegria. Vero pioniere e artefice della catechesi occasionale. Sebbene non si sappia con certezza c’è chi sostiene che anche il Neri ebbe a soffrire per invidie da parte del clero diocesano e di nobili non troppo inclini alla castità dei costumi, per il suo “modus operandi”.
Si narra che arrivò a Roma una notte e ritiratosi a pregare nelle catacombe di san Callisto, nella vigilia della Pentecoste di quell’anno, lo Spirito Santo scese su di lui, o meglio in lui nel suo petto e il cuore si dilatò tanto da incrinargli due costole. Spesso durante la Messa nei momenti di silenzio e di adorazione si sentiva il battito del suo cuore rimbombare in tutta la chiesa.
Una figura interpretata da Jhonny Dorelli e Gigi Proietti
Il suo corpo riposa, gelosamente custodito dai suoi confratelli, nella “Chiesa Nuova” dedicata a _santa Maria in Vallicella,_ rione Parione, in pieno centro storico. Sulla figura del nostro santo il regista Luigi Magni, nel 1983 fece un film biografico con Johnny Dorelli nelle vesti del santo fiorentino dal titolo: “State buoni se potete!” accompagnato dalle bellissime e indimenticabili musiche della colonna sonora di Angelo Branduardi.
Nel 2010 il regista Giacomo Campiotti fece un film per la TV in due puntate, una mini serie dal titolo: “Preferisco il Paradiso”; questa volta nelle vesti di san Filippo è stato scelto l’attore romano Gigi Proietti; entrambi i tentativi ebbero grande risonanza e ritenuti bellissimi da vedere e rivedere…
Dal suo esempio l’idea di San Giovanni Bosco e la Società dell’allegria
San Giovanni Bosco, 250 anni dopo riprenderà l’idea del Neri e formerà la “Società dell’allegria”, un nuovo metodo di educazione per l’oratorio: non solo catechismo e gioco ma anche istruzione ed inserimento al lavoro. Ecco in pieno stile di san Filippo la catechesi occasionale di oggi è tutta qui: “Amiamo il Signore nei fratelli che ci mette accanto, così come sono, e senza cercare di modificarli e con gioia perché il Signore ama chi è contento di quello che ha o non si ha”. Termino qui, sperando di non avervi annoiato e in puro romanesco vi saluto: _”Ah belli, se vedemio!”_ Gioiosa e santa giornata…