Valle Savio
Omaggio a don Renzo, la sua gente gli dedica il teatro
Da alcuni giorni la comunità parrocchiale è impegnata in una simbolica raccolta di firme per intitolare l’edificio di largo De Gasperi, oggi denominato “Silvio Pellico”, al sacerdote che per tantissimi anni è stato parroco alla Concattedrale. Dal 1968 come cappellano poi dal 1984 al 2014 come parroco.
Un’idea che vede la gente concorde, conferma l’attuale parroco don Renato Serra, e che trova il suo fondamento nel tanto che don Renzo fece per la parrocchia, compreso il rifacimento del teatro nel 1994.
L’edificio oggi è utilizzato appieno sia dalla parrocchia che dalla città, grazie alla possibilità di gestire le tre sale disponibili per diversi usi. La sala cinema, con un centinaio di posti, è attiva per le proiezioni invernali tutte le settimane. Poi c’è la sala gestita dalle famiglie per l’accoglienza del sabato e della domenica e le attività destinate al tempo libero (fu voluta dal vescovo Bandini per i ragazzi e don Renzo volle ripristinarla a quell’uso) e la sala destinata a incontri e varie, tra cui le iniziative del Comune e della locale Bcc che proprio lì fu fondata.
L’intitolazione a don Marini ha offerto l’occasione, spiega don Renato, per iniziare ad approfondire la storia del teatro. La dedica a Silvio Pellico sembra fosse stata un ottimo salvavita ideato dalla Filodrammatica dell’Azione cattolica di allora, che svolgeva lì le proprie attività, che dovendo difendersi dagli attacchi fascisti pensò bene di appellarsi alla memoria di un eroe del Risorgimento italiano.