Dalla Chiesa
Pubblicata Candor Lucis Aeternae, la lettera apostolica di Papa Francesco su Dante
Candor Lucis Aeternae, lo Splendore della Luce eterna, è il titolo della lettera apostolica su Dante (nel 700esimo anniversario della morte) che Papa Francesco ha firmato questa mattina, nel giorno dell’Annunciazione. Un documento di cui aveva parlato per la prima volta alla delegazione ravennate in visita a Roma, lo scorso 10 ottobre, per la benedizione della croce di Paolo VI poi ricollocata nella tomba di Dante.
E c’è anche Ravenna nella nuova lettera apostolica di Papa Francesco, citata per ben due volte dal Pontefice che fa riferimento (quando parla dei Papa che, prima di lui hanno citato l’opera di Dante, e tra loro Benedetto XV) prima “alla chiesa ravennate di San Pietro Maggiore, popolarmente chiamata San Francesco, dove furono celebrate le esequie dell’Alighieri e nella cui area cimiteriale venne sepolto” e il “diritto della Chiesa ‘che gli fu madre’ di essere protagonista” nelle commemorazioni del Sesto centenario
E poi il discorso alla delegazione ravennate dello scorso 10 ottobre. “Ricevendo il 10 ottobre 2020, la Delegazione ravennate dell’Arcidiocesi di Ravenna – scrive il Papa – osservavo come l’opera di Dante possa anche oggi arricchire la mente e il cuore di tanti, soprattutto giovani, che accostandosi alla sua poesia ‘in maniera per loro accessibile, riscontrano, da una parte, inevitabilmente, tutta la lontananza dell’autore e del suo mondo, dall’altra avvertono una sorprendente risonanza”.
E non è un caso che la Lettera apostolica su Dante esca proprio oggi, 25 marzo, giorno in cui la Chiesa celebra il giorno dell’Annunciazione: “Tale data, vicina all’equinozio di primavera e nella prospettiva pasquale, era associata sia alla creazione del mondo sia alla redenzione operata da Cristo, inizio della nuova creazione – si legge nella Lettera -. Essa nella luce del Verbo incarnato invita a contemplare il disegno di amore che è il cuore stesso e la fonte ispiratrice dell’opera più celebre del Poeta, la Divina Commedia, nella cui ultima cantica l’evento dell’Incarnazione viene ricordato da San Bernardo con questi celebri versi: “Nel ventre tuo raccese l’amore, per lo cui caldo ne l’etterna pace così è germinato questo fiore”.
“Non può dunque mancare in questa circostanza, la voce della Chiesa – prosegue Francesco – che si associa all’unanime commemorazione dell’uomo e del poeta Dante Alighieri. Molto meglio di tanti a, egli ha saputo esprimere , con la bellezza della poesia la profondità del mistero di Dio e dell’amore”.
Dante uomo e poeta, quindi, che ha saputo “incarnare” i valori cristiani e renderli “intellegibili” a tutti. Per questo, il papa esorta anche noi oggi, con particolare riferimento, nelle ultime righe della lettera agli insegnanti e alle comunità cristiane, ad “attualizzarlo” e a diffonderlo, facendo di Dante un compagno di viaggio nella vita, in particolare per i tanti giovani che stanno vivendo oggi un momento di grande difficoltà
La lettera apostolica: httpss://www.vatican.va/content/francesco/it/apost_letters/documents/papa-francesco-lettera-ap_20210325_centenario-dante.html
La sintesi di VaticanNews: httpss://www.vaticannews.va/it/papa/news/2021-03/papa-francesca-dante-profeta-speranza-poeta.html