Cesena
Morto il regista Aurelio Chiesa
Diresse due film girati a Cesena. Lavorò anche con Pierpaolo Pasolini. Il decesso è del primo ottobre
“Bim bum bam” è una commedia ambientata sulla riviera romagnola degli anni Sessanta
Aiuto regista con Pasolini. Era nato nel 1947
Lo scorso primo ottobre è morto a Cesena il regista e sceneggiatore Aurelio Chiesa, per gli amici di un tempo “Poppi”. Aveva 78 anni. Nato a Cesena il 24 aprile 1947, è stato un artista del cinema molto legato alle sue origini. Dopo aver svolto il ruolo di aiuto regista per importanti filmmaker nostrani come Pierpaolo Pasolini (in “Porcile” del 1969), intraprese la carriera di regista, che lo ha portato a dirigere due film girati a Cesena (anche se non viene mai nominata come tale nella trama di nessuna delle due pellicole): “Bim bum bam” del 1981 e “Luci lontane” del 1987.
Una commedia ambientata sulla riviera romagnola
“Bim bum bam” è una commedia ambientata sulla riviera romagnola degli anni Sessanta. In questo scenario tre amici appassionati di calcio tentano di sfondare nella locale squadra di serie A, con alterne fortune. Il cast annovera due attori famosi come Claudio Bigagli (il tenente Raffaele Montini del film premio Oscar di Gabriele Salvatores “Mediterraneo” del 1991) e Massimo Bonetti.
Tanta Cesena in “Luci lontane”
“Luci lontane” è un horror fantascientifico ambientato in un’imprecisata città romagnola, ispirato al romanzo di Giuseppe Pederiali (di Finale Emilia, Modena) “Venivano dalle stelle”. Il cast artistico di questa pellicola è notevole. Bernardo è interpretato da Tomas Milian e Renata da Laura Morante. In più il film è prodotto da Claudio Argento (il fratello di Dario) e la colonna sonora è composta da Angelo Branduardi. In “Luci lontane” si possono vedere specifici luoghi di Cesena. La zona boschiva dove il bambino vede la mamma morta è il “Parco della Rimembranza” di viale Mazzoni. L’appartamento della maestra Renata si trova dentro una torre della Rocca Malatestiana (nella casa del custode) in via Cia degli Ordelaffi; nella pellicola Renata riceve l’alloggio gratuitamente dal comune e, in cambio, lei deve occuparsi dell’allora Museo della Civiltà Contadina (ora Museo di Storia dell’Agricoltura). Infine il comando di polizia che fa partire le indagini sulla sparizione della salma di Silvia è il palazzo comunale di Cesena, in piazza del Popolo. Alcune scene del lungometraggio sono state girate alle terme di Cervia.
Sceneggiatore anche di audiovisivi
Questa pellicola dell’orrore è definita dai critici come un esempio di “horror metafisico padano”, (sottogenere dell’horror ambientato prevalentemente nel versante emiliano-romagnolo della Pianura Padana), che ha avuto un insigne rappresentante nel bolognese Pupi Avati, regista di film del genere come “La casa dalle finestre che ridono” del 1976 e “Zeder” del 1983. Aurelio Chiesa è stato anche sceneggiatore di tre prodotti audiovisivi. Oltre a “Luci lontane”, ha sceneggiato la miniserie tv di Leonardo Cortese “Traffico d’armi nel golfo” del 1977 (trasmesso dall’allora Rete 1 della Rai, l’attuale Rai1) e il film di Enrico Oldoini “Una botta di vita” del 1988, con Alberto Sordi e Bernard Blier.