Diocesi
Addio a don Umberto Paganelli, per 20 anni parroco a Cervia. Era nato a Gattolino di Cesena
È stato anche parroco a Filo, Longastrino e Anita, realtà che ha amato molto. Don Brunelli: non aveva la patente ma "riusciva a farsi portare ovunque. Per questo era sempre vestito da Messa". Venne ordinato dal vescovo Augusto Gianfranceschi
Un parroco d’altri tempi, che poteva incutere una certa soggezione, ma presente nella vita della sua gente. Così ricordano a Cervia, don Umberto Paganelli, morto questa mattina, a 88 anni, nella Casa fraternità Betania dove risiedeva da anni.
Prima missionario comboniano e poi incardinato a Ravenna
Era originario di Gattolino di Cesena, ordinato nel 1962 dal vescovo Augusto Gianfranceschi, è stato missionario comboniano fino al 1969 per poi incardinarsi nella nostra diocesi come presbitero. È stato vicario parrocchiale a Cervia ed Argenta, poi parroco prima a Bando, poi Longastrino e Anita, e di nuovo a Bando. A Cervia ha guidato la parrocchia per 20 anni. Era arrivato nel 1995, lasciando poi il testimone, a causa di qualche problema di salute, all’attuale parroco, don Pierre Laurent Cabantous. È stato anche amministratore nella parrocchia della Madonna della Neve e a Montaletto. Era canonico della Concattedrale di Cervia.
Don Graziani: un uomo dalla “generosità istintiva”
“Siamo stati cappellani insieme a Cervia – lo ricorda don Alberto Graziani -. Era un uomo dalla generosità istintiva più che razionale. Sempre disponibile, ha amato tanto la sua gente che l’ha capito. Ha fatto sentire Bando, Longastrino e Anita il centro del mondo”.
Don Brunelli: non aveva la patente ma “riusciva a farsi portare ovunque”
“Aveva un tono di voce un po’ aspro e quindi poteva sembrare ‘ieratico’, poteva dare soggezione. Ma in realtà si rideva molto con lui – racconta il vicario generale don Alberto Brunelli, che l’ha conosciuto quando era giovane, da parroco di Longastrino e Anita (non Alberto è originario di Portomaggiore) -. Ricordo che non aveva la patente ma riusciva sempre a farsi dare un passaggio per dove doveva andare. Per questa ragione era sempre vestito da Messa, pronto a celebrare” Presente nella vita della sua comunità, “sapeva coinvolgere tanti”.
Riccardo Pollini: “Mi ha insegnato la disponibilità”
Don Umberto è stato il primo parroco anche di Riccardo Pollini, seminarista della nostra diocesi: “È stato il primo che mi ha mostrato com’era la vita del prete. La sua vita di preghiera e la sua disponibilità verso le persone mi hanno insegnato tanto, facendomi capire che quella era una vita di disponibilità totale”.