Cesena. Assemblee in azienda per confrontarsi sulla parità

Il percorso formativo ha coinvolto 150 tra lavoratrici e lavoratori di Cac, Repa e MB Mangimi

In foto Macrelli, Giorgini, Spanò, Garbin e Monachesi

Nella settimana della Giornata contro la violenza di genere, Ipazia Liberedonne, Apeiron Odv e Cgil Forlì Cesena hanno organizzato incontri nei luoghi di lavoro e presso la Camera del Lavoro Cgil provinciale (sede di Cesena) per parlare di parità di genere e lotta alle discriminazioni.

Assemblee in Cac, Repa e MB Mangimi

Nell’ambito del progetto avviato da Ipazia Liberedonne, Apeiron Odv e Cgil Forlì-Cesena sul contrasto della violenza di genere, con la partecipazione dell’illustratrice e autrice Stefania Spanò, in arte Anarkikka, si sono svolte assemblee aziendali e incontri pubblici nella settimana per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nel dettaglio, il progetto, realizzato con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Cesena, prevedeva l’incontro di Spanò, in arte Anarkikka, con i lavoratori e le lavoratrici degli stabilimenti produttivi di Cac, Repa e MB Mangimi.

Oltre 150 persone partecipanti

Spanò è da tempo impegnata nel contrasto alla violenza di genere e lotta agli stereotipi, un lavoro che porta avanti sia attraverso le sue vignette, intelligenti e dirette che con poche righe mettono in luce tutti i limiti della società patriarcale, sia attraverso incontri pubblici e nei luoghi di lavoro. Nel territorio del cesenate hanno partecipato più di centocinquanta persone alle assemblee sindacali unitarie insieme alle rappresentanti dell’associazione Ipazia Liberedonne e di Apeiron ODV. Nel corso delle assemblee sono creati momenti di confronto sui temi della parità e sul contrasto alla violenza di genere.

Il patriarcato è una gabbia che opprime tutti

Partendo dalle sue opere Anarkikka ha cercato spazi di dialogo che hanno visto tanti interventi dal pubblico, il confronto ha attraversato numerosi temi dall’ educazione al consenso, anche nelle scuole, agli strumenti per prevenire, individuare e contrastare le molestie. Questi temi sono stati al centro del dibattito anche nella serata “Non chiamatelo Raptus” pensata per tutta la cittadinanza e organizzata presso la sede Cgil a Cesena. Nel corso dell’iniziativa insieme a Stefania Spanò sono intervenute Licia Aguzzoni e Luciana Garbin per Ipazia Liberedonne, Barbara Monachesi di Apeiron ODV, Maria Giorgini Segretaria Generale CGIL Forlì Cesena e l’Assessora del Comune di Cesena Giorgia Macrelli.


Il patriarcato è una gabbia che opprime tutte e tutti, le donne vengono delegittimate, tenute ai margini, mentre agli uomini si chiede di reprimere le emozioni e guadagnare sempre più per ottenere validazione. All’interno di una società basata sugli stereotipi tutte le persone perdono libertà. Per cambiare le cose serve l’impegno di tutte e tutti e in questo percorso non possiamo dimenticare che gli interlocutori fondamentali per continuare un percorso verso la parità sono le persone giovani che costruiranno il futuro.