Enrico Sirotti Gaudenzi al primo Human Economic Forum

Ieri l'evento a Roma sullo sviluppo umano sostenibile e integrale. L'incontro con papa Francesco

Sirotti Gaudenzi stringe la mano a papa Francesco

Si è tenuto ieri, a Roma, presso la sala della Regina della Camera dei deputati, il primo Human Economic Forum. L’ evento ha preso in esame tecnologia e progresso, due aspetti che devono essere gestiti con cura affinché vengano utilizzati al servizio della persona, nel rispetto dell’inclusione sociale e con aspetti che interessano la globalizzazione finanziaria, tecnologica e ambientale. Tra i presenti anche l’avvocato cesenate Enrico Sirotti Gaudenzi.

In udienza da papa Francesco

In occasione dell’evento, i membri del movimento Human Economic Forum sono ricevuti in udienza da papa Francesco in aula Paolo VI. “La ricerca di uno sviluppo umano sostenibile e integrale – ha detto Bergoglio ai presenti, leggendo un breve messaggio di saluto – è decisiva per la salvaguardia e la promozione del bene comune universale. Per questo è necessario porre la persona umana al centro del nostro interesse e delle nostre attività. Occorre tenere sempre lo sguardo sulle persone concrete, in tutte le loro dimensioni, per combattere la povertà, restituire la dignità agli esclusi e, nello stesso tempo, prendersi cura della casa comune”.

Bergoglio: “Grazie per l’impegno per la costruzione di un mondo migliore”

Per Bergoglio, “i progetti di promozione umana sono tanto più efficaci quanto più sono garantiti da sistemi economici capaci di sostenersi nel tempo. È pertanto lodevole che, nell’analisi della situazione attuale, il vostro Forum abbia adottato un orizzonte globale. E il coinvolgimento di relatori esperti, provenienti da diverse culture e religioni, favorisce l’attenzione e la sensibilità per tutti i bisogni umani. Vi incoraggio nel vostro impegno, che è basato sulla consapevolezza della sacralità della vita umana e opera per la costruzione di un mondo migliore“. 

L’avvocato cesenate: “Abbiamo parlato di giovani e futuro”

Tra le tematiche esposte al Sommo Pontefice, riferisce l’avvocato cesenate, “si è parlato di giovani. Questi vivono sempre più spesso in una realtà virtuale. Proprio per questo sono necessarie attività educative che consentano il pieno utilizzo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, evitando che queste ultime diventino pericolose per la persona che deve rimanere unica e irripetibile”.