Zamagni a Cesena: “La crisi di per sé non è un male”

L'economista è intervenuto oggi al convegno "Novità fiscali 2025" promosso da ConsulenzaAgricola.it nei padiglioni di Cesena Fiera

L'intervento di Stefano Zamagni a Cesena Fiera

Trasversalità, proposte politiche e valorizzazione del capitale sociale.

La “permacrisi” del comparto agricolo

Sono le indicazioni, rivolte alle imprese agricole, del noto economista Stefano Zamagni, intervenuto stamattina al convegno “Novità fiscali 2025” promosso da ConsulenzaAgricola.it e tenutosi per la prima volta nei padiglioni di Cesena Fiera. L’intervento del professore dell’Università di Bologna era incentrato sulla “permacrisi” che coinvolge il comparto agricolo con le sfide legate alle crisi climatiche, di mercato e geopolitiche e la necessità di trovare strategie di crescita e resilienza. “In questa fase storica la crisi investe tutta la società, ci vuole uno sforzo in più per uscirne. Ma di per sé una crisi non è un male perché spinge a reagire per uscire dal guado e non farsi trascinare dalla corrente. Fa parte della vita, non dobbiamo dare retta ai pessimisti”, ha affermato Zamagni, tra i “padri” dell’economia civile, già presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali e dell’Agenzia per il Terzo settore.

Recuperare l’alleanza fra uomo e natura

Benché si tratti di un settore primario, il mondo agricolo spesso deve soccombere agli interessi del comparto industriale. Ne è esempio recente l’accordo commerciale Ue-Mercosur che rischia seriamente di danneggiare gli agricoltori. C’è poi il dilemma del cambiamento climatico. “Da una parte si chiede agli agricoltori di aumentare le rese, dall’altro di inquinare di meno, senza dare loro risposte chiare – ha proseguito -. Da qui la necessità di recuperare il concetto di alleanza tra uomo e natura, come evidenziato da papa Francesco nell’enciclica Laudato sìì”. Sull’imprescindibile tema dell’intelligenza artificiale ha affermato: “È un “farmacon”, parola greca che ha due significati: farmaco e veleno. Dipende da chi e da come viene utilizzata. Richiede etica e saggezza. L’agricoltore in questo ha un vantaggio: deve stare con i piedi per terra e così è molto difficile che diventi un veleno”.

Agricoltura e responsabilità sociale

Il suo monito è che la politica non vada lasciata in mano ai professionisti. “Riguarda tutti i cittadini – ha ricordato -. Vi invito a cogliere la straordinaria occasione dell’anno giubilare per affermare fortemente la vostra esistenza e avanzare proposte”. Ma l’azienda agricola non può essere esente da responsabilità sociale, anch’essa infatti è chiamata a volgere lo sguardo verso il bene comune. Da qui l’invito alle aziende di adottare un bilancio di impatto sociale, che dia conto della propria azione nell’ambiente esterno.

L’intervento del viceministro Leo

A conclusione del convegno è intervenuto il viceministro all’Economia e finanze Maurizio Leo. “La logica con cui è stata fatta questa Legge di bilancio è quella di andare incontro alle esigenze delle imprese e dei cittadini – ha affermato -. Quest’anno sono state introdotte misure per le fasce medio-basse e per aiutare il mondo delle imprese: la riduzione della produzione industriale è infatti sotto gli occhi di tutti. Questo Governo vuole poi cambiare il rapporto tra il fisco e il contribuente, introducendo maggiore dialogo: in questa direzione va il concordato fiscale. Ma non si vuole abbassare la guardia sull’evasione fiscale e sui meccanismi fraudolenti. Siamo riusciti a tenere sotto controllo il debito pubblico e lo spread. Senza dimenticare l’importanza della stabilità del Governo, cui è legato l’apprezzamento all’estero”.