Cesena
Neet, tanti giovanissimi “da riaccendere”
A Cesena un progetto ha “riattivato” 60 ragazzi che si trovavano fuori dai percorsi di studio e di lavoro
Dopo 15 mesi si chiude il progetto Neet che a Cesena ha coinvolto una sessantina di giovanissimi. Tutti i dati saranno resi noti in un evento in programma il 15 aprile allo Spazio Marte.
A caccia di Neet, ragazzi e ragazze che non studiano e non lavorano: «Sono come delle lampadine spente o che emettono una luce fioca». La definizione è dell’assessora alle Politiche giovanili del Comune di Cesena Giorgia Macrelli che, martedì scorso in una conferenza stampa a palazzo Albornoz, ha presentato i risultati del Progetto Neetopia.
Su 200 ragazzi contattati (dai 16 ai 25 anni), 60 sono stati quelli inseriti nel progetto. Giovani di 16-17 anni, o di 21-23 anni, accomunati dal fatto di essere in una condizione “sospesa”, senza un percorso di studio o di lavoro. Alcuni reclusi sociali e altri no (i casi più gravi non rientravano nel progetto), i ragazzi sono stati affiancati dalla tutor Federica Fantozzi dell’unità educativa di strada, che ha proposto loro dei percorsi personalizzati: «Prima di arrivare ai tirocini o alle attività abbiamo ascoltato. Abbiamo lavorato sulle persone, dando loro una proiezione di futuro». Alcuni ragazzi si sono “riattivati” nel giro di poco tempo, altri nel giro di qualche mese: «C’è chi è tornato a studiare, altri sono entrati in percorsi formazione, altri ancora hanno cominciato a lavorare. A quel punto li abbiamo seguiti ma a distanza: l’importante è dare loro autonomia».
Il progetto
Il progetto, finanziato da un bando dell’Anci, è durato 15 mesi, coinvolgendo in gran parte ragazzi italiani (solo un paio gli stranieri), con una maggioranza di studenti dei licei. Nel periodo interessato sono stati attivati 6 tirocini, 11 percorsi di potenziamento delle soft skills (supporto psicologico), 4 borse lavoro/studio in ambito creativo, 9 formazioni, 3 percorsi lavorativi (non tirocini ma contratti di lavoro), 1 percorso di volontariato. Inoltre, 30 ragazze e ragazzi sono stati inviati ai servizi territoriali più idonei, nonché a realtà del terzo settore e associazioni, per vivere la socializzazione.
«Il primo passo è stato quello di farli uscire di casa – ha commentato Giada Fabiani del progetto Giovani – poi è stato decisivo l’incontro individuale con la tutor, che ha costruito con ognuno delle “relazioni calde”».
Ad oggi in Italia i Neet sono il 16 per cento e in regione il 12,6, a fronte di una media europea dell’11,7 (che la Ue intende portare al 9 per cento entro il 2030).
Giovani spesso in preda alla paura e senza punti di riferimento in un mondo pieno di stimoli, che si aspetta forse troppo da loro.
L’appuntamento
I risultati del progetto saranno illustrati martedì 15 aprile dalle 16 alle 20 allo Spazio Marte (via Silvio Corbari, 175, Cesena) con aperitivo. Info: neetopia@comune.cesena.fc.it