Momento di fraternità Caritas al convento dei Cappuccini

Cena e giochi per abbattere gli steccati tra chi accoglie e chi viene accolto

Uno spaccato della Caritas diocesana (operatori, volontari, ospiti delle case di accoglienza) si è trovato ieri sera al convento dei Cappuccini di Cesena, ospite dei frati francescani.

Un modo per abbattere gli steccati tra chi accoglie e chi viene accolto, creando o rinforzando legami che vadano oltre la prima assistenza.

Convivialità a tavola e non

Alla cena, preparata dalle volontarie Caritas, hanno preso parte anche otto frati cappuccini (inclusi due novizi). Presente per un saluto anche l’assessora al Welfare Carmelina Labruzzo.

Sono seguiti giochi, scenette e divertenti presentazioni organizzate da Andrea “Andrew” Casadei.

In chiusura, si è tenuta una piccola “gara canora” tra i frati cappuccini (si sono esibiti con “Il pescatore” di De Andrè) e le cuoche Caritas impegnate a cantare “Romagna mia”.

Il supporto della comunità locale

La cena Caritas (pasta al pomodoro con aromi di una volta, piadina e formaggio, melanzane, cetrioli, carote, melone e gelato) è stata resa possibile grazie alla generosità della Centrale del latte, dell’azienda Agriviva e del Conad city di Martorano.