Malati oncologici e lavoro, la legge “Steven Babbi” è realtà

Siropack soddisfatta per le maggiori tutele previste dalla nuova normativa

Babbi, De Lucia e Burioli con Mattarella

Siropack accoglie con gioia la notizia dell’approvazione in Senato, all’unanimità, del Ddl a tutela dei lavoratori affetti da malattie oncologiche.

La vicenda di Steven Babbi

Il Ddl segue la vicenda, di cui tanto si è parlato, di Steven Babbi, un giovane dipendente della ditta di Cesenatico che, rimasto a casa dal lavoro per oltre sei mesi a causa di una grave malattia (il sarcoma di Erwing che lo ha portato alla morte nel 2020), non ha più ricevuto l’integrazione dello stipendio dall’Inps. Sono intervenuti quindi i titolari, i coniugi Rocco De Lucia e Barbara Burioli, sostenuti anche dai colleghi di lavoro, per assicurargli la mensilità. Per il gesto encomiabile i due sono stati nominati cavalieri dell’ordine al Merito della Repubblica italiana dal presidente Sergio Mattarella.

Un percorso iniziato nel 2017

“La nuova norma mirata alla conservazione del posto di lavoro per i malati oncologici – scrive la Siropack in una nota – corona un percorso lungo e tortuoso che abbiamo intrapreso nel 2017 a fianco del nostro Steven, scegliendo di non voltarci dall’altra parte rispetto a una legge miope e discriminante che negava il sostegno dello Stato a cittadini in grave stato di bisogno. La prima carica istituzionale a evidenziare l’importanza di questa battaglia è stata il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel 2018 ci accolse in Quirinale insieme a Steven, onorandoci con il Cavalierato dell’ordine al Merito”.

“Notizia che dona speranza a 4 milioni di lavoratori”

Da lì, ricorda l’azienda di Cesenatico, “partì l’iter legislativo della “Legge Steven” presentata da un gruppo di deputati capitanati da Debora Serracchiani nel 2020, fino all’approvazione all’unanimità di martedì 8 luglio in Senato“. Nel ringraziare tutte le forze politiche per aver reso la “Legge Steven” realtà, e in particolare il presidente Mattarella, commentano Rocco De Lucia e Barbara Burioli, “non possiamo che pensare al nostro Steven e a quanto sarebbe orgoglioso del traguardo raggiunto, per la sua memoria ma soprattutto per i 4 milioni di lavoratori che da oggi vedranno più tutelati i loro diritti. Una notizia che ci dona la speranza di un cambiamento positivo per il nostro Paese, quando non si concentra sull’interesse di pochi ma sul bene della collettività”.