Gambettola, Sacta: nuovi indirizzi per la riqualificazione

Saltata la Casa di comunità, si pensa ad appartamenti, mercato e parcheggi. Dubbiosa la minoranza

L'area Sacta a Gambettola (Google maps)

Riqualificazione Sacta, punto e a capo.

La delibera del Consiglio comunale

Nella seduta di fine luglio, il Consiglio comunale di Gambettola ha approvato a maggioranza, con voto contrario della minoranza, la delibera che contiene gli indirizzi che definiscono l’interesse pubblico che va garantito nell’ambito del progetto di riqualificazione della Sacta. È infatti venuto a meno il finanziamento regionale per la realizzazione della Casa di comunità e la necessaria Conferenza dei servizi non è mai stata avviata.

Il sindaco: “Ripensamento sostenibile”

“Alla luce del mancato finanziamento – ha spiegato il sindaco Eugenio Battistini – non per decisione politica, ma per la carenza di risorse statali destinate alla sanità pubblica post pandemia, l’Amministrazione ha ritenuto doveroso ripensare l’intervento con serietà e responsabilità, nell’unico interesse della città. Abbiamo il dovere di costruire un progetto che migliori realmente il contesto cittadino e salvaguardi l’equilibrio economico, sociale e commerciale che caratterizza il nostro centro. La proprietà ha ora l’opportunità di proporre modifiche all’ipotesi progettuale precedente, coerente con questi indirizzi”.

I nuovi indirizzi

Il nuovo atto individua, tra gli indirizzi principali: miglioramento del verde pubblico, la realizzazione di nuovi parcheggi, la possibile delocalizzazione del mercato ambulante in un’area ampliata di Piazza Foro Boario, interventi di edilizia residenziale pubblica conformi agli standard urbanistici, il miglioramento della viabilità e della sicurezza urbana, e la riqualificazione di Viale Carducci.

Minoranza critica

Critico sul progetto Emiliano Paesani del gruppo di minoranza, che ha fatto leva sugli “oltre trent’anni di trattative fallite“, ma ha accolto con favore la decisione di non inserire più la realizzazione della Casa di Comunità all’interno del comparto. Nella speranza che il privato “riesca a elaborare una soluzione progettuale che tenga in considerazione l’interesse pubblico, temiamo che le specifiche richieste contenute nelle linee guida da un lato non tutelino aspetti fondamentali di interesse pubblico, e dall’altro finiscano per creare degli squilibri tali da rendere l’operazione poco sostenibile allontanando ogni prospettiva concreta di recupero. La scelta di non contemplare più l’acquisizione per donazione dell’immobile vincolato ci lascia perplessi e rappresenta un ulteriore peso che resta a carico del soggetto privato. Il rischio, è in sostanza quello di condannare il centro di Gambettola all’ennesimo periodo di immobilismo“.