Cesena
Fu Me rende più viva la città
Il festival a cura di Alchemico Tre torna dal 2 al 14 settembre animando vari luoghi di Cesena
È “Città viva” il leit motiv della sesta edizione di “Fu Me – Future memorie”, il festival a cura di Alchemico Tre che, dal 2 al 14 settembre, trasforma Cesena in un laboratorio creativo.
Architettura come filo conduttore
In calendario oltre una ventina di appuntamenti tra danza, prosa, musica, stund-up, performance (di cui quattro prime nazionali) con artisti noti accanto a nomi emergenti. A fare da palcoscenico alcuni dei luoghi simbolo: dal cimitero monumentale alla palestra Ex Gil, dal chiostro di San Francesco al Teatro Bonci. Sarà l’architettura il filo conduttore di questa edizione pensata per esplorare i luoghi di Cesena e indagare che rapporto ci sia tra la città e le persone e quanto gli spazi influiscono sulle nostre vite.
Cambio di location
“Questa è una svolta per il nostro festival: un periodo più ampio di eventi e il cambio di location: da Villa Silvia Carducci, una dimora protetta che però ci isolava, siamo scesi in città per intrecciare le nostre attività insieme a un pubblico più vasto e grazie a una rete con diverse realtà locali”, ha spiegato oggi alla stampa il direttore artistico Michele Di Giacomo. La rassegna ha il sostegno economico, tra gli altri, del Comune di Cesena e della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione di Emilia Romagna Teatro.
Il programma
Si parte il 2 settembre al cimitero monumentale con “Nephesh. Proteggere l’ombra”: viaggio fisico e sonoro ideato e diretto da Alessandro Renda. Il 3 e 4 settembre una storica casa privata del centro aperta per l’occasione ospita lo spettacolo di teatro di figura “Gli stupidi sogni di Morgan” dei giovani e talentuosi cesenati Matteo Sintucci e Rita Castaldo. Il 5 settembre al chiostro di San Francesco il collettivo milanese “Il terzo segreto di Satira” racconterà con il solito stile irriverente “Iliade open mic”. Sempre qui, il giorno seguente, concerto della cantautrice e polistrumentista romagnola Denise Battaglia. Si prosegue con lo spettacolo “Vorrei una voce” dell’attore e regista siciliano Tindaro Granata, frutto del percorso teatrale nella casa circondariale femminile di Messina. Il 7 settembre è la volta di Ascanio Celestini, tra le voci più potenti e apprezzate del teatro di narrazione in Italia, con Gianluca Casadei alla fisarmonica, in “Poveri cristi”, tratto dall’omonimo ultimo libro. Il 10 settembre nella storica palestra Ex Gil si danza con il collettivo romagnolo “Parini Secondo”. La carovana si sposta poi al Teatro Bonci: l’11 settembre in scena “Eight”, testo della drammaturga e regista britannica Ella Hickson con la regia di Michele di Giacomo, il 12 settembre “Nascondevo ghiaccio sotto le mie ardenti carezze” di Angelo Di Genio e Michele Di Giacomo; il 13 settembre “Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli”, adattamento del romanzo omonimo per la regia di Licia Lanera; il 14 settembre “Caccia’l drago. Fabula in musica liberamente ispirata all’opera di Tolkien” per la regia di Elvira Frosini e Daniele Timpano.
Eventi collaterali
Il festival si insinua anche lungo le vie, in particolare di fronte ai numerosi spazi sfitti cui dedica una passeggiata urbana (il 12 settembre), che rientra tra gli eventi collaterali gratuiti della rassegna. Come pure la visita guidata, a cura del Fai, al teatro Bonci, dove per la prima volta saranno aperte le porte del Ridotto, attualmente in corso di recupero. “La nostra idea di teatro è che non sia nella città ma per la città – commenta la neo direttrice artistica Elena Di Gioia -. Siamo al lavoro per il centenario, tra due anni, dell’intitolazione del teatro di Cesena ad Alessandro Bonci: un’occasione per rafforzare l’affezione per questo personaggio”.
Programma completo e biglietti: www.alchemicotre.com/fu-me-festival-2025/.