Alla “Zaccagnini” serata sui partigiani cattolici

Appuntamento domani sera al Palazzo del Ridotto con Maria Pia Garavaglia

Maria Pia Garavaglia

Fino agli anni ’90 se ne è parlato poco ma furono tanti i giovani cattolici che, dopo il radiomessaggio di papa Pio XII del Natale 1943, presero parte attiva alla Resistenza e si unirono a comunisti, socialisti, liberali, azionisti e monarchici, per combattere l’occupante nazista e il suo alleato fascista. Tra loro, Benigno Zaccagnini, Ermanno Gorrieri, Tina Anselmi.

Incontro al Ridotto

Nel mese in cui cade l’81esimo anniversario della liberazione di Cesena (20 ottobre 1944), l’associazione “Benigno Zaccagnini” ha organizzato, con il patrocinio del Comune, il convegno “Ribelli per amore. Il contributo dei cattolici alla Liberazione. Da Benigno Zaccagnini a Pietro Vaenti”, in programma domani, giovedì 9 ottobre, alle 20,30 al Palazzo del Ridotto di Cesena. All’evento parteciperà Maria Pia Garavaglia, presidente dell’Associazione nazionale partigiani cristiani e già ministra alla Sanità e presidente della Croce rossa italiana. L’evento ha il sostegno di realtà locali come Fondazione Cassa di risparmio di Cesena, Bcc Romagnolo, Fondazione For Fruttadoro e Orogel.

“Non per odio ma per amore”

Il titolo della serata è tratto da una massima di Benigno Zaccagnini: «In vita mia non ho mai odiato nessuno, nemmeno tra quanti ho combattuto nella Resistenza, alla quale avevo aderito non per odio ma per amore», concetto citato anche nella “preghiera del ribelle” di Teresio Olivelli.

Zoffoli: “Importante apporto alla ricostruzione”

Per il presidente dell’associazione Damiano Zoffoli, “non possiamo non ricordare i tanti sacerdoti che nascosero nelle canoniche i ribelli, o i monasteri femminili che li sfamarono e curarono. L’apporto più importante dei cattolici alla Resistenza, comunque, fu di natura propriamente politica e riguardò la prospettazione di un orizzonte che andasse oltre la stessa lotta di liberazione, con la sfida della ricostruzione democratica del Paese. Ciò consentì loro di giocare , in un clima di solidarietà fra le forze politiche popolari, nazionali e antifasciste, un ruolo fondamentale all’Assemblea costituente nel definire l’architettura del nostro modello costituzionale, a partire dai “Principi fondamentali”. Con uno sguardo al continente che, grazie in particolare al presidente Alcide De Gasperi, portò alla nascita della Comunità Europea».