Cisl Romagna, Francesco Marinelli confermato segretario generale

A Riccione il congresso del sindacato. Progetto Romagna da rilanciare

La segreteria Cisl Romagna: Francesco Marinelli fra Roberto Baroncelli ed Elena Fiero

Si è concluso ieri a Riccione il congresso della Cisl Romagna.

Il congresso

Fra i tanti presenti al quarto congresso cislino, il vescovo di Rimini Nicolò Anselmi, Sandra Villa, vicesindaca di Riccione, i rappresentanti delle tre province romagnole Enzo Lattuca, Jamil Sedegholvaad e Luca Cortesi, ed altri sindacati e associazioni di categoria. Durante l’appuntamento, Francesco Marinelli è stato rieletto all’unanimità alla guida del sindacato romagnolo. In squadra con lui confermati anche Elena Fiero Roberto Baroncelli.

Unica Cisl da 12 anni

“Sono stati giorni di bellissima partecipazione – afferma Marinelli in una nota – con oltre 300 persone tra delegati invitati e ospiti, un importante riconoscimento del lavoro svolto dalla Cisl in questi anni sul territorio. Crediamo con forza nel progetto Romagna. Rivendichiamo con forza la scelta fatta 12 anni fa, di unire le tre province e creare un’unica Cisl, pur mantenendo sempre la presenza capillare su tutto il territorio con oltre 50 sedi”.

Cisl Romagna rappresenta oltre 86mila iscritti, in maggioranza lavoratori (63 per cento) e donne (54 per cento), con una crescita anche tra i lavoratori under 35 e quelli di origine straniera (23 per cento).

Romagna da mettere a sistema

“La Romagna – ha detto ancora Marinelli – ha delle potenzialità che vanno messe a sistema: Ravenna come hub energetico, anche a livello storico e naturalistico; Forlì-Cesena con realtà industriali agroalimentari e meccaniche importanti e la fine del cantiere continuo dell’E45, che è uno snodo importante a livello nazionale; Rimini con strutture ricettive e un modello turistico innovativo; un polo calzaturiero nel Rubicone e della ceramica a Faenza. Tutte queste realtà se messe a sistema con una rete di servizi e infrastrutture adeguate possono davvero portare a un importante sviluppo territoriale”.

Rinnovare i contratti

Per quanto riguarda il lavoro, “come Cisl – ha detto il segretario generale – crediamo sia importante far sì che aumentino gli stipendi, per far recuperare potere d’acquisto ai lavoratori, e ciò sarà possibile tramite i rinnovi contrattuali. In Italia infatti, benché sia aumentata l’occupazione, il Pil non è aumentato e questo proprio a causa dell’inflazione che fa perdere capacità di acquisto ai lavoratori. L’impegno della Cisl sarà come sempre nell’implementazione della contrattazione di secondo livello all’interno delle imprese e nel territorio. Riteniamo anche decisivo, per il miglioramento delle condizioni lavorative, prevedere un nuovo protagonismo dei lavoratori all’interno delle aziende, che la Cisl ha proposto a livello nazionale attraverso una legge di iniziativa popolare e che ormai giunta all’ultimo miglio per l’approvazione definitiva in Parlamento”.