Crisi commercio, la Lega: “Da Lattuca nessun cenno alle responsabilità del Comune”

Per la Lega, oltre ai privati, anche il Comune chiede "canoni fuori mercato". Il caso Caffè Barriera

Una vetrina sfitta (foto: Sandra e Urbano fotografi, Cesena)

Riceviamo e pubblichiamo un commento dal gruppo consiliare della Lega, in merito all’intervento di ieri del sindaco Enzo Lattuca alla Confesercenti (vedi notizia richiamata in fondo).

Caro direttore,

ne ha avute per tutti il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, ieri nella sede di Confesercenti, secondo quanto si legge nei media. Ma, come di consueto, non si è assunto alcuna responsabilità come amministratore locale rispetto alla crisi del commercio che nella nostra città appare addirittura più spinta che in altre località. Lattuca ha tuonato contro i “canoni fuori mercato in centro”, puntando il dito solo sui proprietari privati dei locali, tacendo molto opportunamente su certi stratosferici canoni d’affitto richiesti dal Comune per alcuni immobili ad uso commerciale di proprietà pubblica. Uno dei quali, lo storico bar Caffè Barriera, ha chiuso definitivamente pochi giorni fa, in grande anticipo sulla scadenza del contratto, soprattutto per i costi non più sopportabili tra cui l’affitto da versare al Comune, sembra 4.000 euro al mese. Forse anche la Giunta Lattuca avrebbe dovuto avere la consapevolezza di chiedere canoni impossibili da sopportare.

La critica: “Analisi parziale e ideologica”

Il sindaco se l’è presa soprattutto con i piccoli commercianti che, a suo dire, dovrebbero tenere sempre aperti i negozi come in una località turistica. Peccato che di turismo a Cesena se ne veda poco, visti il totale disinteresse della Giunta per questo settore strategico e il livello non certo eccelso di eventi che possano richiamare pubblico da fuori. Poi l’accenno alla cronica scarsezza di parcheggi. Per il sindaco questa carenza strutturale non incide sulla crisi della rete commerciale e della frequentazione del centro storico, anche se diverse analisi incentrate su Cesena hanno certificato esattamente l’opposto. Neppure un accenno, poi, al fatto che le Giunte Pd hanno preferito eliminare centinaia di posti auto funzionali al centro, blindandolo sempre più, mentre sceglievano di “dialogare” con i soggetti della “grande distribuzione” (non c’è solo il Lungosavio a Cesena, ma anche Conad). Lattuca, insomma, nella sua filippica ha colpevolizzato proprietari di immobili e piccoli e medi commercianti, senza un accenno alle responsabilità dell’amministrazione. Non ci stupiamo: a Cesena sembra che la Giunta sia vieppiù influenzata da certi ideologismi che vorrebbero tassare sempre più i contribuenti e abolita, limitata e corretta la proprietà privata, oltre a favorire la grande distribuzione penalizzando il piccolo/medio commercio. Forse sarebbe ora che associazioni e società civile si risvegliassero dal torpore che comprime in città qualunque dibattito critico, ma visto l’andamento sorge più di un dubbio che ce ne sia la volontà.

Antonella Celletti, responsabile Enti locali Lega Romagna, ed Enrico Sirotti Gaudenzi, capogruppo Lega in Consiglio comunale