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Csi. È morto Angelo Macchini, il decano degli arbitri. Morosi, ex presidente: “Un esempio per tutti”
Il funerale mercoledì mattina. Il ricordo del nipote e arbitro di serie A, Christian Brighi: "Fu lui ad avviarmi alla carriera"
Si è sempre fatto amare e rispettare da tutti. Il ricordo del nipote, l’arbitro di serie A, Christian Brighi
Personaggio storico del mondo sportivo cesenate
È giunta da poco in redazione la notizia della morte di Angelo Macchini, il decano degli arbitri di calcio del Csi, il Centro sportivo italiano. Classe 1945, era ammalato da tempo ed era ricoverato al nuovo Roverella. Negli ultimi giorni le sue condizioni si erano aggravate. Conosciutissimo da tutti, sui campi da calcio e poi su quelli da calcetto, ha attraversato intere generazioni di sportivi. Macchini si è sempre fatto amare e rispettare da tutti. E tutti gli hanno sempre voluto bene. Ha arbitrato finché ha potuto. Sempre.
Il funerale mercoledì mattina
Il funerale di Angelo Macchini sarà celebrato mercoledì 13 agosto alle 9 nella chiesa di San Mauro in Valle, a Cesena.
Il ricordo del nipote, l’arbitro di serie A Christian Brighi
Macchini era anche lo zio dell’arbitro di serie A, Christian Brighi che abbiamo raggiunto al telefono mentre è a Cascia in ritiro con i colleghi per la preparazione alla nuova stagione. “Fu lo zio – ricorda Brighi – che mi avviò alla carriera da arbitro. Mi portò al Csi e mi fece fare il corso. Poi passai in Federazione.
Di seguito, in attesa di ulteriori notizie, pubblichiamo un ricordo di Macchini scritto dall’ex presidente del Csi di Cesena, Luciano Morosi. Ecco il suo testo.
Morosi: “Ha incarnato il servizio nobile dell’arbitraggio”
Molto addolorato e rattristato per la morte del nostro carissimo amico e fratello Angelo, mi rimane solo la consolazione di immaginarlo già tra le braccia di Gesù e dei suoi genitori in Paradiso.
Descrivere la grandezza, l’onestà, la generosità, la purezza della sua persona in seno al Csi di Cesena si rischia di essere riduttivi e di non trovare neppure le parole adatte. Io mi limito semplicemente a dire questo: Angelo ha fotografato perfettamente il ruolo dell’associazione al servizio del territorio e tramite l’arbitraggio lo ha incarnato e innalzato ai livelli più nobili. Affinché il suo esempio guidi tutti noi a proseguire sulla strada da lui tracciata, chiediamogli con la preghiera di intercedere per noi presso il Padre. Buona vita eterna, caro Angelo.
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