Cesena
Film e dipendenze, una rassegna che parla “Dalla mente al cuore”
Presentata questa mattina il cineforum “Itinerando”, sei appuntamenti con approfondimenti a cura di medici e professionisti del Sert e del Centro di salute mentale. Adolescenza e dipendenza il tema del primo film, il 4 ottobre a San Piero in Bagno
“Itinerando – Dalla mente al cuore” è il titolo della rassegna cinematografica promossa da Acat Romagna “Renato Bolognesi” (associazione club alcolisti in trattamento e alcologici territoriali) e dal cinema “Eliseo” di Cesena.
Cinema e dialogo
Sei gli appuntamenti del cineforum itinerante che inizia nei giorni della Settimana della salute mentale promossa dal Servizio sanitario regionale. Tra Cesena e Forlì, “Itinerando – Dalla mente al cuore” arriverà nei cinema e nei teatri. Cinema, ma non solo. Ogni proiezione sarà accompagnata da un approfondimento a cura di operatori del Sert (Servizio dipendenze patologiche), della Psichiatria e del Centro di salute mentale.
Il cartellone, tra Forlì e Cesena
Dipendenze, azzardo, bullismo, identità di genere, disturbi alimentali e adolescenze saranno i focus della rassegna. Il primo appuntamento è per sabato 4 ottobre a San Piero in Bagno: al teatro “Garibaldi” verrà proiettato il film del 2011 diretto da Tony Kaye “Detachment – Il distacco”. Adolescenza e dipendenza da sostanze è il tema del cineforum: dopo la proiezione, interverranno il dottor Michele Sanza, direttore del Dipartimento Salute Mentale e dipendente patologiche di Forlì-Cesena, e il dottor Valentino Patussi (Centro alcologico toscano). Modera la dottoressa Monica Pacetti del Centro di saluto mentale di Forlì.
Bullismo e suicidio i temi che saranno approfonditi sabato 11 ottobre alle 16 al cinema comunale di viale Roma a Forlì, quando sarà proiettato il film “Il patto del silenzio” (2021, Laura Wandel). Al termine, interverranno le psicologe Marusca Stella e Debora Furlan; modererà la psicologa Lidia Agostini.
Gli appuntamenti successivi saranno il 25 ottobre alle 16 al teatro “Dolcini” di Mercato Saraceno con la proiezione del film “Il collezionista di carte” (2021, regia di Paul Schrader) sul gioco d’azzardo. I disturbi alimentari saranno approfonditi dopo la proiezione del 15 novembre alle 16 al cinema “San Luigi” di Forlì dopo la proiezione del film “My skinny sister” (2015) diretto da Sanna Lenken. Al teatro “Dragoni” di Meldola il 22 novembre sempre alle 16 verrà approfondito il tema dell’identità di genere con la visione di “Girl”, film del 2018 diretto da Lukas Dhont. Ultimo appuntamento, il 29 novembre alle 16 alla multisala Eliseo di Cesena con la proiezione di “100 litri di birra”, film del 2024 diretto da Teemu Nikki.
Sanza: “Il benessere unisce fisico e mente”
Il cinema come strumento per allargare le visioni, fare cultura e dare opportunità di conoscenza. “Con orgoglio collaboriamo alla rassegna – ha sottolineato questa mattina alla conferenza stampa il dottor Michele Sanza, direttore del Dipartimento provinciale di salute mentale e dipendenze patologiche -. È occasione per estendere la rete di collaborazione e per veicolare contenuti e approfondimenti nel territorio. Il benessere riguarda fisico e mente: la salute mentale è salute della persona. Ciascuno ha il diritto di realizzare obiettivi e progetti di vita. Solo in una società libera ci può essere salute”. L’Unità operativa provinciale dipendenze patologiche segue circa 700 persone con cartelle cliniche aperte. Di queste, il 70 per cento è seguito per abuso di sostanze, il 25 per cento per dipendenza da alcol e il 5 per cento per ludopatia. “Sono dati che non raccontato il tutto sulle dipendenze – ha proseguito Sanza -. Spesso c’è un policonsumo o una transizione da una dipendenza all’altra. Tra i giocatori d’azzardo, spesso c’è un pregresso da uso di sostanze: sono dati che ci dicono sempre più che la dipendenza è un disturbo funzionale del cervello. Come li aiutiamo? La strada maestra è la disintossicazione e la sobrietà, cercando di ridurre il danno: curare sempre e guarire ogni volta che si può. Cercando sempre il miglior risultato possibile”.
Acat: “Parliamo alla mente e al cuore”
Alla conferenza stampa negli spazi dell’Eliseo Art Lab è intervenuto Ivano Marchi, presidente di Acat Emilia Romagna. Sono circa 300 le persone in Romagna che frequentano l’associazione nata in Regione nel 1994 per le famiglie che vivono situazioni di abuso di alcool, e poi aperto ad altri disturbi: “Non siamo medici. Indirizziamo ai vari servizi”.
Maria Cristina Belli è referente del club Acat dell’Alto Savio, con riferimento presso l’Avis di San Piero in Bagno. “La presenza capillare dell’associazione nel territorio è occasione preziosa per raccontarci – ha detto -. Parlarne dà valore alla nostra esperienza, mettendoci alla pari. Obiettivo dei nostri incontri è uscire con un sorriso, parlando alla mente e al cuore delle persone. Come club, ci sentiamo come la neve: non abbiamo bisogno di far rumore per esistere, e siamo uno strato “soffice” capace di sostenere chi cade”.