Dalla Chiesa
Guerra a Gaza. La Cei: “Solidarietà e sostegno ai patriarchi di Gerusalemme”
All'udienza del mercoledì nuovo appello di Leone XIV per il cessate il fuoco in Terra Santa
La Chiesa italiana esprime “solidarietà e sostegno” ai patriarchi latino e greco ortodosso di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa e Teofilo III, che ieri hanno annunciato di non voler lasciare Gaza per “continuare a prendersi cura di tutti coloro che si troveranno nei due complessi”.
I vescovi: “Forte testimonianza in una terra martoriata da una strage insensata”
La presidenza della Cei, in una nota, rinnova la propria vicinanza per quella che definisce “una forte testimonianza in una terra martoriata” e fa proprie le parole dei due patriarchi: “Non può esserci futuro basato sulla prigionia, lo sfollamento dei palestinesi o la vendetta: non è questa la giusta via, non vi è alcuna ragione che giustifichi lo sfollamento deliberato e forzato di civili”. “Uniamo le nostre voci a quelle di papa Leone XIV e dei patriarchi di Gerusalemme – afferma la Cei – per invocare il dono della pace e chiedere, con determinazione, che la comunità internazionale intervenga in modo tempestivo per fermare questa barbarie, una strage insensata che sta seminando morte, distruzione e dolore”. Con il Pontefice, i vescovi italiani supplicano che “siano liberati tutti gli ostaggi, si raggiunga un cessate il fuoco permanente, si faciliti l’ingresso sicuro degli aiuti umanitari, e venga integralmente rispettato il diritto umanitario, in particolare l’obbligo di tutelare i civili e i divieti di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza, e di spostamento forzato della popolazione”. Al tema della pace sarà dedicato in particolare il prossimo Consiglio episcopale permanente, in programma dal 22 al 24 settembre a Gorizia. Martedì 23 settembre, alle 20 in piazza Transalpina, è previsto un momento di preghiera con i giovani di Italia e Slovenia per la pace nel mondo.
La supplica del Papa
Dopo la Giornata di preghiera e digiuno per la pace in Terra Santa di venerdì scorso “torno oggi a rivolgere un forte appello sia alle parti implicate, sia alla comunità internazionale affinché si ponga termine al conflitto in Terra Santa che tanto terrore, distruzione e morte ha causato. Supplico che siano liberati tutti gli ostaggi, si raggiunga un cessate il fuoco permanente, si faciliti l’ingresso sicuro degli aiuti umanitari e venga interamente rispettato il diritto umanitario”. È l’appello lanciato oggi da Leone XIV, al termine dell’udienza generale in Vaticano. In particolare, il Papa ha rimarcato “l’obbligo di tutelare i civili e il divieto di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e di spostamento forzato della popolazione”. Il Santo Padre “si associa alla dichiarazione congiunta dei patriarchi greco-ortodosso e latino di Gerusalemme che ieri hanno chiesto di porre fine a questa spirale di violenza, di guerra e di dare priorità bene comune delle persone” e ha invocato l’intercessione di Maria per “la riconciliazione e la pace in quella terra a tutti tanto cara”.
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