Il pupazzo Morgan prende vita nel salotto di casa

A Fu.Me il miracolo del teatro di figura con Matteo Sintucci e Rita Castaldo. La recensione

(foto: Fu.Me.)

La rassegna Fu.Me. diretta da Michele Di Giacomo giunge al suo secondo appuntamento con uno spettacolo inconsueto: un teatro di figura in un’abitazione privata.

Dai Giardini pubblici a una casa sconosciuta

Gli spettatori, la sera di mercoledì 3 settembre (replica oggi, 4 settembre), si ritrovano nei Giardini pubblici di Cesena, e all’ora convenuta iniziano la camminata che li condurrà alla casa, sconosciuta, in cui lo spettacolo avrà luogo. Lungo il percorso si chiacchiera, si osserva la città, si viene osservati dai passanti, che si chiedono dove vadano quelle persone, tutte insieme, a quell’ora, e infine si raggiunge il luogo predestinato. Accolti in casa, ci si sistema, o sul divano, o per terra, o su alcune sedie, e lo spettacolo ha inizio.

Storia semplice, ma non banale

Opera prima di una compagnia appena nata, formata dal cesenate Matteo Sintucci e dalla sua compagna, di vita e di teatro, Rita Castaldo, il Morgan del titolo è un pupazzo di gommapiuma, realizzato proprio da Castaldo. Ad animarlo, i due interpreti, autori anche del testo e delle musiche. La storia è semplice, ma non banale: Morgan è un ragazzo come tanti, che vorrebbe avere successo nella vita, ma non sa come fare, finché scopre che il protagonista della fiction più popolare d’Italia è in coma per un incidente: bisogna trovare il sostituto. Morgan sostiene il provino, e dopo molte difficoltà ottiene la parte, ma proprio il giorno prima del suo esordio, l’interprete originale si risveglia dal coma. Morgan, quindi, deve tornare a guardare la sua serie tv preferita, dialogando con i personaggi, e rendendosi conto che non è necessario essere in tv per avere successo, quello che conta è dare il meglio di sé in tutto quel che si fa.

Il miracolo del teatro di figura

La trama, come si diceva, è semplice e si segue con agilità. Le battute sono ben realizzate e in molte occasioni davvero spassose. Sorprendente è la resa del protagonista, che viene animato contemporaneamente dai due attori e a cui Sintucci presta la voce. Dopo pochi secondi ci si dimentica che sia un fantoccio, e non si guarda più l’attore che recita: Morgan è vivo ed è lì di fronte a noi. Il miracolo del teatro di figura, che riesce quando gli interpreti sono in assoluta sintonia: i micromovimenti della testa, della bocca, delle mani, rendono Morgan un vero protagonista. Il testo, poi, ce lo fa apprezzare per la sua fragilità e per la sua capacità di non arrendersi, nonostante tutto.

Fu.Me. prosegue

Dopo aver assistito all’esordio di questa compagnia in un luogo così piccolo come il salotto di una casa, ci aspettiamo di rivedere Morgan su un più grande palcoscenico, certi che questa coppia di attori abbia di fronte a sé ottime possibilità di grandi successi. Il festival continuerà, oltre alle repliche dei primi due appuntamenti (vedi notizia al link sotto), venerdì 5 settembre al Chiostro di San Francesco con “Iliade open mic” del “Terzo segreto di satira”. Per informazioni: biglietteria.fumefestival@gmail.com.