Cesena
Immersi nell’arte nel verde del vivaio
Appuntamento nel pomeriggio di sabato 27 con "Nature Vivante"
Una mostra immersiva di “natura viva”, in netto contrasto con «la natura morta delle gallerie d’arte e delle situazioni consuete». A questo mira “Nature Vivante 2.0” organizzata, non a caso, in un luogo che più vivo non si può: il vivaio Central Garden di Case Castagnoli (via Emilia Levante 1355 a Cesena).
L’appuntamento è per sabato 27 settembre alle 17, quando arte, natura, performance e musica, si uniranno nel “Giardino del pensiero”, questo il tema dell’edizione 2025. Ben 14 gli artisti coinvolti, nazionali e internazionali, coordinati dalla curatrice della mostra Anna Lepekhina (Aia) e dagli altri fondatori di “Nature Vivante”.
I fondatori
L’idea di unire natura e arte nasce dall’amicizia tra le architette Laura Vedovati e Monica Maroni (fiorita ai tempi dell’università), che hanno dato vita al desiderio di accogliere ogni forma espressiva nel Central Garden di Monica a Cesena.
Insieme all’artista e curatrice russa Aia, al promotore d’arte Angelo Fusconi (dell’Officina dell’Arte di Case Frini) e all’artista siciliana Agata Sand, hanno fondato il progetto Nature Vivante nel 2024: «L’anno scorso abbiamo provato a fare qualcosa di nuovo – hanno spiegato le architette presentando l’evento alla stampa – e questa “data zero” è andata molto bene».
Così, ogni fondatore ha attivato le proprie connessioni e, dalle radici ai rami, l’evento si arricchito di nuovi frutti coinvolgendo una decina di ulteriori artisti.
Il programma
Sabato 27 gli eventi inizieranno alle cinque del pomeriggio, con la presentazione del progetto da parte della direttrice Maroni, di Fusconi e Aia, seguita da una visita guidata alla mostra con gli artisti (Riccardo la Barbera, Jessica Bruschi, Laura Vedovati, Cristian Cimatti, Andrea Gisteni, Alice Tamburini, Aia, Yulia Murlysheva, Millo 00, Chiara Franceschini, Leonardo Rossi, Agata Sand, Maria Chiara Pacchierini, Tommaso Cardia).
Alle 19 si terrà il body paint di Riccardo La Barbera, seguito alle 19,30 dall’happening “Free Dom” di Aia e Jessica Bruschi, incentrato sull’eccesso di plastica e rifiuti portato dal progresso e dal potere salvifico della Natura.
Alle 20 sarà la volta della musica dal vivo della chitarra acustica dell’architetto Leonardo Rossi, seguita alle 20,30 dall’installazione audiovisiva dell’artista multimediale faentino Tommaso Cardia.
Saranno presenti dei food truck per la ristorazione.
Il giorno successivo, domenica 28 settembre, sarà possibile visitare la mostra durante gli orari di apertura del vivaio (dalle 9 alle 12,30).
Arte che pone domande
«L’assenza di spazi classici per l’allestimento rappresenta una sfida per gli artisti – ha spiegato alla stampa Aia – . Ma il vivaio è un posto simbolico: un luogo vivo, opposto alla morte».
Il tema dell’edizione di quest’anno “Il giardino del pensiero” è filosofico: «Gli artisti sono divisi in tre sezioni, corrispondenti a tre interrogativi: dove vengo, chi sono, dove sto andando. L’esplorazione tra le diverse aree è libera».