Cesena
In Malatestiana si processa la gravità quantistica
Accusa e difesa a confronto venerdì 30 maggio per capire se "si può fare fisica senza esperimenti"
Alla Biblioteca Malatestiana, in piazza Bufalini a Cesena, si tiene un originale dibattimento tra accusa e difesa per riflettere sul senso del metodo scientifico senza esperimenti.
Processo popolare
L’appuntamento è per venerdì 30 maggio, alle 17, presso la Sala Lignea, con il “Processo popolare: il caso della gravità quantistica”, un evento pubblico promosso nell’ambito della XXVIII International Summer School in Philosophy of Physics organizzata dall’Università degli studi di Urbino Carlo Bo – Dipartimento di Scienze pure e applicate, corso di laurea magistrale in Filosofia dell’informazione, teoria e gestione della conoscenza.
Accusa e difesa
L’incontro è pensato come un vero e proprio processo, con ruoli ben distinti: il giudice sarà Mario Alai, docente dell’Università di Urbino. A sostenere l’accusa saranno Vincenzo Fano e Niccolò Covoni, entrambi dell’Università di Urbino. Per la difesa interverranno invece Marco Sanchioni dell’Università Sophia ed Enrico Cinti, dell’University of Geneva Illc.
Dibattito sulla fisica contemporanea
Il sottotitolo provocatorio dell’evento – “Si può fare fisica senza esperimenti?” – rimanda a una delle questioni più attuali e controverse nella filosofia della scienza: il rapporto tra teoria e verifica empirica. Al centro del dibattimento ci sarà proprio la gravità quantistica, un campo che, per la sua natura, sfugge alla sperimentazione diretta. L’iniziativa si inserisce in un progetto formativo e divulgativo di respiro internazionale, coinvolgendo studiosi e studenti in una riflessione ampia e interdisciplinare.