Diocesi
La Caritas di Cesena-Sarsina oltre il confine
In Grecia con la cooperativa Palmi, fra inclusione, sostenibilità ed ecumenismo
Dopo l’esperienza di Trieste sulla rotta balcanica (2023) e quella ad Oujda (Marocco) nel 2024 sulla rotta subsahariana, quest’anno la Caritas di Cesena-Sarsina ha vissuto una nuova esperienza in Grecia, dal 9 al 19 giugno scorsi.
La nuova esperienza
Due i punti di forza: l’esserci agganciati alla Caritas di San Miniato (Pisa) per un lavoro collaborativo e comune e l’esperienza stessa vissuta a Kalamata nel Peloponneso. Sette giovani, in gran parte minorenni e due accompagnatori per scoprire nuovi progetti a favore dell’uomo, della natura, per vivere più dignitosamente in questo mondo. Prima con don Tommaso Botti e poi con don Armando Zappolini di San Miniato, abbiamo goduto di una preziosa opportunità.
La cooperativa Palmi
Grande l’ospitalità della cooperativa sociale Palmi, nelle persone di Margheria Bovicelli, agente consolare onorario in Kalamata, e Paris Kaisaris coi vari soci. Nata con lo scopo di dare una risposta alla grave crisi economica che colpì la Grecia nel 2008, la cooperativa agricola Palmi porta avanti temi come la condivisione, l’uguaglianza tra i soci, un lavoro giusto e dignitoso, il rispetto della qualità del cibo e dell’ambiente e tanto lavoro fatto in rete per unire forze e princìpi nelle diverse sfaccettature. Una rete con realtà e progetti che si occupano dell’inclusione dei disabili nel lavoro agricolo, di valorizzazione del femminile, di permacultura, in un territorio in cui la coltivazione dell’ulivo koroneiki la fa da padrona. La cooperativa sociale è membro del Cnca (Coordinamento nazionale delle comunità accoglienti), una rete associativa di enti del terzo settore, presente in tutti i settori del disagio e dell’emarginazione con l’intento di promuovere diritti di cittadinanza e benessere sociale.

Che cosa si è fatto in Grecia?
Da subito la visita alla facoltà di Agraria di Kalamata e l’incontro con Vasiliki Kargakou, presidente di Iris Amke, con la presentazione del progetto “Inclusione disabili al lavoro agricolo”, poi la potatura di ulivi, la coltivazione dei carciofi, la partecipazione al lavoro di pulitura del sentiero Magganiako-Antica Messini che mira a collegare paesi isolati per rivitalizzare ciò che è locale, e ancora la conoscenza dell’associazione delle donne di Mikromani “Maria Polidouri” per dare voce a tante donne, mai uscite dalla loro terra, senza dimenticare la permacultura, finalizzata alla creazione di insediamenti umani sostenibili, per attivare modalità di rispetto del creato e di riciclo di ciò che la natura produce. Poi l’incontro con la Chiesa ortodossa nella figura del metropolita Crisostomo di Messinia e un monaco del monastero Agia Lavra. Un incontro con la diversità dal proprio credo per cercare punti di unione e non di divisione… e tanto altro.

Giovani che hanno respirato “aria buona”
Dice Nicola, uno dei partecipanti: “La cooperativa Palmi si è dimostrata un punto di riferimento fondamentale nel nostro percorso. Non solo ha curato con attenzione la nostra accoglienza e accompagnato ogni fase del programma, ma ci ha anche trasmesso con grande passione la visione di un’economia sociale capace di valorizzare le risorse locali, le persone e le loro storie. Realtà come Palmi rappresentano una risposta concreta e coraggiosa, capace di generare opportunità di lavoro dignitose, inclusione per i più vulnerabili e nuova vitalità per territori spesso dimenticati, un segno profondo, una luce concreta in tempi complessi”.
Così Thomas, un altro dei partecipanti: “Non mi sarei aspettato di scoprire così tante realtà della Grecia, così tante persone che, sebbene nel loro piccolo, hanno una profonda determinazione a migliorare il luogo in cui abitano e di farne riscoprire le sue bellezze e la sua semplicità. Con questi giovani e con Angelo, Giulio, Daniyar, Lorenzo e Tommaso abbiamo vissuto un tempo particolare, in una realtà nuovissima per tutti, mettendo in pratica anche i bei temi della Laudato Si’. Di sicuro, i semi sparsi nei fossi delle nostre menti, si apriranno al calore delle scoperte fatte, alla passione respirata, con l’aria buona di questo gemellaggio che ci ha aperto il cuore”.