Lettere
La richiesta di un lettore: “Riportare la Donna con Bambino in piazza Almerici”
L'opinione: "La scultura rappresenta il valore universale della maternità. La collocazione in corte Dandini è inadeguata"
Sculture in centro storico. Sul tema ci scrive l’affezionato lettore Roberto Iacuzzi. Di seguito, pubblichiamo la sua lettera.
Caro direttore,
come di certo sai, nel 1998 il Comune di Cesena deliberò di donare ai suoi cittadini una statua bronzea denominata “Donna con Bambino”, realizzata dallo scultore tedesco Richard Hess, nato a Berlino nel 1937 e ivi deceduto nel 2017. Quella statua, rispondente ai canoni estetici tipici dello stile scultoreo del suo autore, raffigura una donna – verosimilmente una madre – che stringe in un intenso abbraccio un bambino guardato con intensità materna – verosimilmente suo figlio – come si può ammirare nella fotografia allegata.
Statua spostata
Fin dall’epoca del suo acquisto da parte del Comune di Cesena, essa fu collocata in piazza Almerici, davanti all’ingresso del Palazzo del Ridotto e a pochi passi dalla Biblioteca Malatestiana, in una posizione, dunque, di assoluta centralità e visibilità. In anni recenti, verosimilmente a causa dei lavori di ristrutturazione di piazza Almerici, la statua è stata spostata dal sito originario e ricollocata in un angolo angusto, semi-nascosto e obbiettivamente del tutto inadeguato della Corte Dandini, e lì è rimasta fino al presente, in una posizione che, a giudicare dal basamento realizzato, dalla pavimentazione dell’area circostante e dal muretto in mattoni costruitole tutt’intorno, appare pensata non già come provvisoria, bensì come definitiva.
Un’opera significativa
Pur non avendo il sottoscritto alcuna particolare competenza artistica (se non il gusto della bellezza in tutte le sue espressioni, acquisita soprattutto attraverso gli studi classici e l’esperienza dello scoutismo cattolico), personalmente ritengo questa statua bronzea assai bella, fortemente espressiva e altamente significativa, opera oltretutto di un artista di fama internazionale. Alla sua base è apposta, fra l’altro, una targhetta con la scritta – altrettanto significativa – “Dono del Comune di Cesena ai suoi cittadini – 09/05/1998”. Sono ben consapevole che le opere d’arte moderne suscitano spesso reazioni estetiche contrastanti, in altre parole possono piacere molto, ma anche per niente.
Il valore della maternità
Tuttavia io ritengo che questa statua – la quale, a mio parere, non ha l’eguale in Cesena se confrontata con certe altre sculture moderne che, negli anni successivi, hanno imbruttito la nostra Città (si pensi, ad esempio, al monumento in ricordo della distruzione delle “Torri Gemelle”, ad avviso dello scrivente semplicemente orripilante) – per il dono che l’ha ispirata, ma, assai più, per il significato che incarna ed esprime – e cioè il valore della maternità – dovrebbe tornare ad essere collocata in un punto centrale e ben visibile della nostra Città: a mio parere proprio in quella stessa piazza Almerici dov’era stata originariamente posizionata. Il titolo della scultura – “Donna con bambino” e, dunque, una rappresentazione della maternità – risulta poi particolarmente significativo nel clima culturale in cui viviamo, ancora condizionato da una sovrabbondante enfatizzazione della libertà e dell’autodeterminazione della donna, che di fatto sono caratterizzate troppo spesso da un atteggiamento, pratico non meno che teorico, anti-natalista (le cui conseguenze pericolosamente negative per il futuro del nostro Paese sono peraltro, ormai da tempo, sotto gli occhi di tutti!). Al di là del suo intrinseco pregio artistico, pertanto, quest’opera d’arte esprime un valore universale – la maternità, appunto – che merita di essere adeguatamente valorizzato nella nostra città attraverso la sua esposizione in un luogo pubblico particolarmente visibile e frequentato (fra l’altro anche turisticamente) com’è sicuramente piazza Almerici.
Ipotesi di collocamento
Prima di scrivere questa lettera ho voluto effettuare un giro a piedi per alcune vie e piazze del nostro centro storico. Qualora non si potesse, o volesse, ricollocarla in piazza Almerici, la statua in questione potrebbe trovare anche una collocazione diversa, ma pur sempre assolutamente idonea, ad esempio in almeno due punti di piazza della Libertà. Quello più adatto sarebbe, a mio avviso, il centro della piccola area verde posta immediatamente a ridosso dell’abside del Duomo – qualora la Diocesi ne concedesse il godimento al Comune ad esempio a titolo di comodato gratuito a tempo indeterminato – oppure il punto centrale di confine fra quell’area verde e la piazza stessa, dove la statua comunque risalterebbe avendo, alle sue spalle, l’intero complesso absidale del Duomo: una posizione centralissima e di assoluta visibilità, fra l’altro anche da parte dei molti bambini e ragazzi di tutte le età che frequentano piazza della Libertà per i loro giochi o incontri amicali. Inoltre la sua collocazione in piazza della Libertà diventerebbe in qualche modo motivo d’interesse e di richiamo al ristrutturando Palazzo dell’Oir, sede del futuro museo d’arte comunale.
Un saluto molto cordiale,
Roberto Iacuzzi