L’arteterapia arriva nei reparti di Geriatria, Lungodegenza e Nefrologia

All'Ospedale Bufalini si allarga il progetto che incide sulla serenità dei degenti

Arteterapia in Geriatria

L’arte come terapia per aiutare i pazienti e umanizzare i reparti. All’ospedale Bufalini di Cesena il progetto di “Arte terapia in corsia” debutta anche nelle unità operative di Geriatria, Lungodegenza e Nefrologia.

Servizio per migliorare l’ospedalizzazione

Ideato e condotto da Cinzia Lissi dell’associazione ArtinCounselling, il progetto è attivo già da anni nei reparti di Pediatria e Psichiatria del Bufalini e all’interno del servizio cure palliative e hospice di Savignano. La sua finalità è quella di permettere al paziente ricoverato di esprimere il proprio stato d’animo, le proprie emozioni, favorendo la comunicazione attraverso linguaggi non verbali, quali l’arte terapia e l’arte terapia emozionale diminuendo lo stato ansioso dell’ospedalizzazione e favorendo un miglior approccio con il personale sanitario.

Sedute individuali o di gruppo

L’attività di arteterapia in Geriatria, Lungodegenza e Nefrologia, fa sapere Ausl Romagna, si svolge due pomeriggi a settimana, con sedute individuali o di gruppo. Durante gli incontri, il paziente viene invitato a esprimere la propria identità e la natura del disagio legato all’esperienza di malattia e di ospedalizzazione attraverso il processo creativo guidato dalle arte-terapeute dell’associazione ArtinCounselling Jessica Neri, Monia Brighi e Stefana Ugolini. Il progetto prevede inoltre anche un servizio di “Accoglienza al caregiver”, dedicato ai familiari dei pazienti ricoverati che sentono il bisogno di un supporto nella gestione delle emozioni.

“Migliorare la qualità della vita durante la degenza”

“Il progetto di “Arte terapia in corsia” – spiegano in una nota la dottoressa Maria Grazia Covarelli, direttrice della Geriatria e Lungodegenza e il dottor Vittorio Albertazzi, direttore della Nefrologia – rientra nel Programma di umanizzazione delle cure, avviato nei reparti di Geriatria, Lungodegenza e Nefrologia con l’obiettivo di curare e prendersi cura della persona nella sua totalità, nei suoi aspetti fisici, sociali e psicologici. L’avvio di questi progetti ha ravvivato l’entusiasmo degli operatori nella consapevolezza condivisa che un paziente sereno è un paziente che affronta meglio il percorso di cura. Queste attività ricreative, gli spazi di ascolto dedicati e gli ambienti più confortevoli, hanno l’ambizione di migliorare la qualità della vita della persona durante la degenza”.