Dall'Italia
Morto lo scrittore bolognese Stefano Benni
Tra le numerose opere prodotte, il romanzo "Bar Sport" del 1976
All’inizio della carriera ha collaborato con giornali e riviste
Era nato a Bologna nel 1947
Addio a Stefano Benni, il cantore satirico dell’Italia. Ieri, a causa di una lunga malattia, è morto a Bologna il famoso scrittore e giornalista. Nato nella stessa Bologna il 12 agosto 1947, ha incominciato la sua carriera collaborando con giornali e riviste come “L’Espresso”, “La Repubblica” e “Il Manifesto”.
Autore del romanzo “Bar Sport”
Scrisse 53 tra romanzi, racconti, poesie, drammaturgie, raccolte di racconti e opere varie, tradotti in più di 30 lingue in tutto il mondo. Tra di esse, si ricordano importanti romanzi come “Bar Sport” del 1976, “Terra!” del 1983, “Comici spaventati guerrieri” del 1986, “Baol” del 1990, “La compagnia dei Celestini” del 1992, “Elianto” del 1996, “Saltatempo” del 2001, “Achille piè veloce” del 2003 e “Margherita Dolcevita” del 2005. Benni ha raccontato l’Italia con un’ironia e una satira pungenti.
Universo narrativo popolato da personaggi eccentrici
Il suo universo narrativo è popolato da personaggi eccentrici, che sono spesso vittime di una società disumanizzante e cinica. La sua opera più conosciuta è “Bar Sport”, considerato un classico della narrativa umoristica italiana (che ha generato un seguito, “Bar Sport Duemila”, pubblicato nel 1997). Il libro contiene un insieme di episodi di vita quotidiana, vissuti da clienti abituali e avventori di un piccolo bar del Bolognese.
Ha collaborato anche con Dario Fo
A teatro ha collaborato con grandi drammaturghi come Dario Fo e grandi attori come Franca Rame e Angela Finocchiaro. Benni ha curato inoltre il soggetto e la sceneggiatura di tre film: “Topo Galileo” di Francesco Laudadio del 1987, “Musica per vecchi animali” dello stesso Benni e di Umberto Angelucci del 1989 e “Bar Sport” di Massimo Martelli del 2011.
Soprannonimato “Lupo”
Era soprannominato “Lupo”, un appellativo nato ai tempi della sua infanzia nella campagna di Monzuno (Bologna). Il soprannome compare, in varie forme, nel nome di alcuni personaggi dei suoi racconti: in “Stranalandia” compare Stephen Lupus, tra le pagine di “Comici spaventati guerrieri” fa capolino Luca Lupetto e infine uno delle figure di “Saltatempo” si chiama Lupetto.