Dal Mondo
Padre Faltas (Terra santa) a Sogliano: “Pace difficile dopo il 7 ottobre”
Incontro oggi pomeriggio promosso da Progetto Sorriso, organizzazione di volontariato sammarinese legata alla figura di monsignor Pietro Sambi
“Il 7 ottobre 2023 ha cambiato tutto”.
Tavola rotonda con il vicario della Custodia francescana di Terra santa
Israeliani e palestinesi che lavoravano insieme ora non si parlano più. A questo si aggiunge la distruzione a Gaza: 20mila di bambini orfani. Persone che non riconoscono più le loro città tanto sono distrutte. “Gaza è un cimitero a cielo aperto”. Padre Ibrahim Faltas riporta tutti alla realtà. Una realtà nella quale non si perde la speranza ma dove occorre fare i conti con tutto quello che è successo negli ultimi 16 mesi. Il vicario della Custodia francescana di Terra santa è stato ospite, oggi pomeriggio, a Sogliano al Rubicone, di un incontro organizzato da “Progetto sorriso” per i suoi 25 anni di attività. Presenti anche l’ambasciatore d’Italia a San Marino Fabrizio Colaceci, il segretario di Stato di San Marino per gli Affari esteri, Luca Beccari, e la sindaca Tania Boccini. L’incontro è stato moderato dal giornalista dell’agenzia Sir, esperto di Medio Oriente, Daniele Rocchi. “Progetto sorriso” è un’ organizzazione di volontariato sammarinese molto legata alla figura di monsignor Pietro Sambi, nunzio apostolico e uomo di pace soglianese.
“La gente vuole rimanere a Gaza”
“Quello che dice Donald Trump è molto preoccupante – spiega il francescano rispondendo ad alcune domande del nostro direttore -. Ha promesso di lavorare per la pace in Terra santa ma poi ha fatto quella proposta per Gaza (di traferire altrove tutti coloro che vivono lì, ndr). Non si può, la gente vuole rimanere lì. È gente che non ha nessuna colpa. Non è Hamas”.
“Difficile tornare al dialogo”
Il problema, prosegue, è che la via della pace è più pericolosa di quella della guerra, come dimostra la storia di Terra santa e di chi in essa ha cercato la pace, come Yitzhak Rabin, storico primo ministro israeliano. Una via che però oggi in Israele è sempre più difficile: “In questo momento è difficile tornare al dialogo, proprio a causa del 7 ottobre. Ci vuole molto lavoro, della comunità internazionale, dell’America. Occorre una soluzione vera. Dov’è la giustizia? Tanti cristiani sono andati via”. Il questo le parole del Papa sono state le prime ad alzarsi per un cessate il fuoco, subito dopo il 7 ottobre. Parole che purtroppo sono cadute nel vuoto: “Non vengono ascoltati i suoi appelli – conclude Faltas -. Spesso le sue parole vengono criticate. E ho visto quanto soffre per questo”.
