Papa Leone è arrivato a Castel Gandolfo tra l’entusiasmo della gente

Intorno alle 17 il Pontefice è giunto nel comune laziale per un periodo di riposo. All'Angelus l'ennesimo appello per la pace

(foto: Vatican News)

Verso le 17 di oggi Leone XIV si è trasferito in auto dal Vaticano alla residenza estiva di Castel Gandolfo.

Tradizione rispolverata

Prevost vivrà un periodo di riposo da oggi, domenica 6 luglio, fino al 20 luglio prossimo e poi alcuni giorni di agosto, riprendendo una consuetudine comune ai Pontefici prima di papa Francesco (vedi notizia al link sotto). Applausi e cori hanno accompagnato il passaggio della macchina papale. A pochi metri dall’ingresso di Villa Barberini, l’antico palazzo dove il Santo Padre risiederà nei prossimi giorni, Leone XIV ha fatto fermare la vettura e subito si è diretto dalla gente, stringendo più mani possibili. Si è quindi diretto all’interno della Villa dove ad attenderlo c’era suor Raffaella Petrini, presidente del Governatorato vaticano con il vescovo Vincenzo Viva, il direttore delle Ville Pontificie, Andrea Tamburelli e il sindaco Alberto De Angelis. Presente pure don Tadeusz Rozmus, parroco polacco della parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova, dove il Santo Padre celebrerà la Messa domenica 13 luglio, primo appuntamento pubblico nel comune laziale. Chiusa la cancellata, mentre la folla andava disperdendosi, papa Leone, a sorpresa, si è affacciato dal balcone della Villa, fra l’entusiasmo dei presenti.

All’Angelus: “La Chiesa ha bisogno di operai innamorati del Vangelo”

Il trasferimento segue l’annuncio dato dallo stesso Pontefice al termine dell’Angelus di oggi in piazza San Pietro, quando aveva detto: “Oggi pomeriggio mi recherò a Castel Gandolfo, dove conto di rimanere per un breve periodo di riposo”. Commentando il Vangelo di Luca di oggi, Prevost ha sottolineato che “la Chiesa e il mondo non hanno bisogno di persone che assolvono i doveri religiosi mostrando la loro fede come un’etichetta esteriore; hanno bisogno invece di operai desiderosi di lavorare il campo della missione, di discepoli innamorati che testimoniano il Regno di Dio ovunque si trovano”. Dopo la preghiera dell’Angelus, Leone XIV ha rivolto un appello per la pace, chiedendo di pregare il Signore “di toccare i cuori e ispirare le menti dei governanti, affinché alla violenza delle armi sostituiscano la ricerca del dialogo”.

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