Cesena
Professore cesenate tra i leader della ricerca europea d’eccellenza
Premio Erc al chimico Marco Garavelli, con un progetto intento a "catturare" la fotosintesi
L’Università di Bologna è l’ateneo italiano più premiato dall’ultimo bando Erc Synergy.
L’Europa premia Unibo
Sono quattro i progetti che vedono un ruolo di primo piano dell’Alma Mater Studiorum, con tre professori come “principal investigator”, un incarico da coordinatore e un ulteriore docente coinvolto come “partner scientifico”. I quattro progetti valgono in tutto circa 43 milioni di euro, di cui poco meno di 11 milioni sono destinati agli studiosi dell’Università di Bologna coinvolti. Lo “European Research Council” (Erc) è l’organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’Ue o nei Paesi associati. Il bando 2025 ha finanziato 66 progetti di ricerca in tutto il mondo, per un investimento complessivo di 684 milioni di euro provenienti dal programma europeo “Horizon Europe”.
Chi è Garavelli
Fra i quattro premiati di Unibo c’è il progetto “Concert” di Marco Garavelli, professore cesenate del Dipartimento di Chimica industriale “Toso Montanari”. Garavelli si occupa dello sviluppo di metodi e applicazioni nella chimica computazionale, fotobiologia e spettroscopia, con particolare attenzione alla simulazione della fotoreattività di sistemi molecolari complessi nel loro ambiente operativo, includendo spettroscopie non lineari complesse. Già vincitore di un “Erc Advanced Grant”, ha ricevuto anche il premio “Primo Levi” dalla Società chimica italiana e guida numerosi progetti internazionali e nazionali.
Il progetto “Concert”
“Uno dei sogni della chimica moderna – spiega Garavelli – è quello di riuscire a “vedere” e “controllare” i processi ultraveloci che avvengono durante le reazioni fotochimiche che sono fondamentali, ad esempio, per la fotosintesi, per la visione e per la conversione dell’energia solare. Gli studiosi di “Concert” si metteranno al lavoro per catturare questi eventi rapidissimi, che si svolgono in appena pochi milionesimi di miliardesimo di secondo, usando potenti laser a raggi X capaci di “osservare” singoli atomi”. L’obiettivo, conclude il professore cesenate “è arrivare a comprendere i complessi fenomeni quantistici che governano le reazioni fotochimiche, imparando a manipolarli per controllarne il destino, aprendo così la strada allo sviluppo di nuovi materiali intelligenti e sistemi molecolari
bio-mimetici”.