Conviene a tutti

È così da quando nascono, anzi da prima. Il primo vagito ok, è commovente, ma poi gli urli invadono casa, tolgono tempo e spazio alla coppia. E tranquillità al resto della famiglia (a volte anche del condominio). I bambini disturbano, è assodato. Equilibri e ambienti. Per questo un imprenditore (e non solo lui, con tutta probabilità) ha deciso di metterli alla porta.

La notizia ha fatto il giro d’Italia: a Milano Marittima un cliente modenese che voleva prenotare per la sua famiglia un tavolo in un noto stabilimento della Riviera si è sentito rispondere che no, «sotto i 10 anni i bambini non sono ammessi». È intervenuto il sindaco, Mattia Missiroli, che ha voluto chiarire come sulle spiagge cervesi tutti sono i benvenuti. E una stretta di mano chiarificatrice tra il cliente e il proprietario del bagno ha liquidato tutto come “un fraintendimento”.

Può essere, ma quel che è accaduto dice molto di più, parla di una mentalità che sta cambiando la società, e anche la nostra Riviera. È evidente: non tutti i posti sono adatti ai bambini. Ma, finora, erano i genitori a decidere dove fosse il caso di portarli. E gli imprenditori della spiaggia e del tempo libero, come dimostra la storia del turismo in Romagna, erano ben lieti di accogliere non uno o due clienti ma tre, quattro, a volte (sempre più raramente) cinque clienti insieme, una famiglia.

Oggi, invece, l’imperativo è “non disturbare”. Si capisce anche dai numerosi commenti su Facebook alla notizia, tutti a favore della scelta dell’imprenditore. Non lasciarsi turbare la vita dalla vita. Anche per questo, forse, la scelta di mettere al mondo un figlio è rimandata, sminuita, messa da parte. A volte è dettata dalla paura. Una paura fondata, intendiamoci, dopo il primo vagito, “ciao”. Se un bambino non lo accettiamo per una sera a cena, è più faticoso accoglierlo per sempre.

È vero, i bambini cambiano la vita, ma è proprio in quello sconvolgimento che se ne scopre il senso più profondo, anche travolgente.

Escluderli non conviene, non solo alla società, ma anche al nostro turismo, come hanno capito tanti imprenditori della costa dove da alcuni anni si sono moltiplicati i family hotel, esperienze alberghiere pensate per le famiglie. In Trentino ci sono politiche ad hoc, con biglietti gratis per i minori accompagnati, in tante attrazioni.

Perché i piccoli sono un bene per tutti, da non respingere e da non rimandare. Domani qualcuno se ne potrebbe pentire.