Un tempo prezioso

La pastorale del margine, si potrebbe chiamare. O del tempo libero. Specialità di bambini e anziani. Le chiacchiere all’ombra del campanile. Tempi distesi per parlare di tutto tranne di ciò che è “tecnico”, “utile”. E, di conseguenza, è aderente alla vita.

Sono orizzonti ampi, è sguardo che vola lontano.

In vacanza è più semplice parlare di Dio. Al contrario di quel che si crede. È vero, le chiese si svuotano. Ma non è l’unico indice di cui tener conto.

Anzitutto, è questione di “latitudine”: se le parrocchie di città vedono sagrati deserti, quelle nei lidi moltiplicano le celebrazioni e per accogliere turisti da ogni dove. Le chiese, in qualche caso, riescono a offrire momenti culturali, musicali o di riflessione per tutti, parrocchiani e non. Chiese progettate per accogliere, a partire dall’architettura, come quella che sorgerà per Lido di Savio: con pareti aperte per permettere a più persone possibile di entrare, o anche solo stare sulla soglia.

In alcune comunità, poi, non si è ancora spento il chiasso gioioso dei Grest che animano quasi tutte le comunità durante le vacanze da scuola. Un tempo prezioso, non solo per le famiglie che possono contare su un ambiente educativo per i loro figli dopo la fine delle lezioni, ma per tutti.

Per i ragazzi che imparano a stare insieme e per gli educatori che crescono nell’arte della cura. Ma anche per le parrocchie stesse che diventano palestre di comunità con nonni, genitori e ragazzi alleati nell’educazione dei piccoli. È davvero un “gioco”, quello del Grest, nel quale tutti vincono. Un’occasione formidabile per parlare di Dio.

Poi ci sono campi scuola, route, vacanze di branco, campi missionari e campi famiglie. Si tratta di esperienze quasi sempre indimenticabili perché si fa “strada” insieme. Alla bellezza dei luoghi, si uniscono relazioni che restano nel tempo, nate dalla condivisione della vita quotidiana, con un orizzonte più ampio, quello del Vangelo, dell’ascolto della Parola, delle Messe, spesso celebrate in mezzo al creato che parla del Creatore. Se a questo si abbina il servizio agli altri, la crescita, dal punto di vista umano, è assicurata. Quest’anno, per i giovani, c’è un’opportunità in più: si ritroveranno a Roma in tantissimi, si dice un milione, per il loro Giubileo.

Sarà l’occasione per scoprire e vivere l’universalità della Chiesa. Altro che tempo morto l’estate. Tempo per sé, per l’altro, per gli altri. Tempo per l’uomo e per Dio. Che poi a pensarci, è la stessa compagnia.