Sonorità, territorio e comunità: i 25 anni di “Borgo Sonoro”

Otto gli appuntamenti sulle colline del territorio. Sabato 2 agosto la rassegna si apre con i “Surealistas” a San Romano di Mercato Saraceno

Casa dell'Upupa, Sorrivoli (11 luglio): organizzatori, promotori e amministratori rappresentanti dei vari Comuni alla presentazione della rassegna "Borgo Sonoro 2025"

Un quarto di secolo è un bellissimo risultato: tanto più se si tratta di una manifestazione di piccole dimensioni, nata e sviluppatasi nei borghi delle colline romagnole. Luoghi che, 25 anni fa, erano molte volte dimenticati, trascurati

Attenzione al territorio, dialogo e offerta musicale

In questi anni la rassegna musicale diretta da Valeria Mordenti e Cristina Minotti ha raggiunto molti risultati: attirare l’attenzione su località affascinanti, testimoni di una Romagna “minore” ma di grande suggestione; fare sì che i Comuni del territorio dialogassero sempre più fra loro, e, infine, offrire agli spettatori una serie di musiche di vari tipi, che spaziano dalla musica classica al jazz, a quella etnica: un’offerta musicale che ha, negli anni, trasformato anche gli spettatori, che ora conoscono in modo approfondito realtà sonore un tempo sconosciute.

Altra caratteristica di “Borgo sonoro” è stata la capacità di valorizzare il territorio, sia con la possibilità di cenare spesso nei luoghi di esecuzione degli spettacoli, sia con la possibilità di visitare mostre o monumenti.

Con la collaborazione dei Comuni di Roncofreddo, Borghi, Longiano, Mercato Saraceno, Savignano e Sogliano, con l’apporto della Regione Emilia-Romagna e tanti sponsor, “Borgo sonoro” propone agli appassionati una serie di concerti, da sabato 2 a sabato 23 agosto. “Venticinque anni sono un bellissimo traguardo – afferma Valeria Mordenti, direttrice artistica del festival – perché nonostante gli anni difficili del Covid e dell’alluvione, il festival non si è mai fermato, cercando soluzioni alternative pur di mantenere un focus sulla collina. In questi anni abbiamo visto proliferare bellissimi altri festival, che hanno dato ulteriore slancio alla nostra meravigliosa terra di Romagna. Noi volutamente abbiamo cercato di mantenere fede ai nostri intenti di accoglienza, sostenibilità e vivibilità di luoghi fragili e allo stesso tempo pulsanti. Per questo ringraziamo tutte le amministrazioni che sostengono il festival e ne sposano gli obiettivi e che, confermandoci la fiducia, insieme a noi fanno vivere piccole comunità che per una sera diventano protagoniste”.

Alla presentazione della rassegna era presente anche l’assessora regionale alla cultura, Gessica Allegni: «Borgo Sonoro è molto più di un festival musicale: è un’esperienza culturale che intreccia arte, paesaggio e comunità. In questi venticinque anni ha saputo crescere con coerenza, custodendo l’anima autentica dei nostri borghi e contribuendo a renderli luoghi vivi, accoglienti e ricchi di significato».

Tutti gli appuntamenti

“Borgo sonoro” inizierà sabato 2 agosto (tutti gli spettacoli alle 21,15) nella frazione di San Romano di Mercato Saraceno con i “Surealistas”: sul palco otto musicisti provenienti da Toscana, Sicilia, Bosnia e Argentina per un concerto che è un inno alla vita al canto e alla danza.

Giovedì 7 agosto ci si sposterà nella piazza del borgo di Rontagnano (Comune di Sogliano al Rubicone) con “Il mandolino, l’Italia e l’avventura del jazz” con Carlo Aonzo, mandolino, Luciano Puppo, contrabbasso, Renzo Luise da Fano, chitarra, per ascoltare o riascoltare celebri composizioni ripensate per il mandolino.

Sabato 9 agosto si esibiranno gli esuberanti “Musica da ripostiglio” nel piazzale della Rocca di San Giovanni in Galilea. Il quartetto (Luca Pirozzi chitarra, voce, Luca Giacomelli chitarre, Raffaele Toninelli contrabbasso, Emanuele Pellegrini batteria, percussioni) proporrà al pubblico un’onda sonora fatta di swing, influenze gitane, sirtaki, valzer e bolero.

La quarta tappa di “Borgo sonoro” sarà martedì 12 agosto all’arena Gregorini di Savignano con le danze ipnotiche, i suoni ancestrali e le acrobazie sonore dei “Baro Drom Orkestar” quintetto accomunato dalla passione per i ritmi dispari dell’Est e del Sud Europa: klezmer, musica armena, pizzica salentina e balkan, sonorità brasiliane, echi di musica mongola e ritmiche africane.

Come da tradizione, il concerto di Ferragosto si svolgerà a Monteleone di Roncofreddo, dove “Borgo sonoro” nacque: sarà affidato al Quartetto Eos con “Da Bach ai Led Zeppelin”: come dice il titolo, uno spettacolo che unirà musiche classiche, rock, da film, in una fusione creativa.

A Longiano martedì 19 agosto, nella corte del Castello Malatestiano, si esibiranno le “Ebbanesis”, due voci e una chitarra, per arrangiamenti che spaziano dalla musica napoletana al cantautorale, toccando alcuni grandi classici del rock.

Giovedì 21 agosto nella frazione di Montepetra di Sogliano sarà la volta di Tiger Dixie Band e Monica Giorgetti in “Freedom Sounds, suoni e musica sulle ali della libertà”. Una raccolta di canzoni d’amore e di protesta.

Conclusione, sabato 23 agosto a Borghi nel parco Pasolini con il concerto in anteprima nazionale del Colectivo 73 “Canción con Todos viaggio al centro del Sudamerica”. Il collettivo trasporterà il pubblico in un viaggio canzoni e danze popolari dell’America Latina.

Tutti i concerti sono in data unica per l’Emilia-Romagna. Per tutti i concerti è previsto il pagamento di un biglietto di sette euro, più diritti di prevendita. Gli organizzatori suggeriscono agli spettatori di munirsi anticipatamente del biglietto, dato che i luoghi degli spettacoli sono di dimensioni piuttosto ridotte.

Degustazioni e mostre, gli eventi collaterali

In alcune serate, ove possibile, degustazioni delle eccellenze enogastronomiche locali con il coinvolgimento dei comitati, Pro Loco e Cantine, la valorizzazione dei luoghi di cultura come la visita alla Fondazione Tito Balestra di Longiano con l’omaggio a Sante Pedrelli, il Museo Renzi a Borghi, l’antica Pieve di San Romano Martire.

Le mostre a cielo aperto saranno affidate alla Stamperia Pascucci che ogni anno impreziosisce il festival con le proprie tele stampate a mano.

Anche quest’anno la rassegna si giova di un’immagine emblematica: è la “Ragazza con pappagallo”, scultura di Ilario Fioravanti. Non a caso, la presentazione del cartellone si è tenuta a Sorrivoli, nella Casa dell’Upupa, il suggestivo studio costruito da Fioravanti accanto all’antico castello: l’artista cesenate, deceduto nel 2012, sostenne fin dall’inizio la rassegna, e oggi quel supporto è portato avanti da Adele Briani Fioravanti e Diletta Tosi.

Info: www.borgosonoro.net