Troppo Sassuolo per il Cesena che affonda 0-2

Decide la doppietta dell’esterno offensivo francese Laurientè

Nulla può il Cesena se non alzare le mani e arrendersi allo strapotere del Sassuolo. Nella serata di festa per gli 85 anni del Cavalluccio, i neroverdi già promossi in A passeggiano in Romagna con una doppietta dello scatenato Laurientè. Il piano partita vede gli emiliani spingere forte fin dall’inizio: il francese scalda i motori al 6’ con un tiro alto, poi è Klinsmann a murarlo e sulla ribattuta Berardi colpisce la traversa su deviazione del portiere statunitense. La sfera resta in area e Moro spedisce a lato da posizione defilata.  Il Cavalluccio risponde timidamente con il piazzato di Ceesay, deviato a lato ma l’arbitro non nota il tocco e non concede l’angolo tra le proteste. Continuano a spingere gli uomini di Grosso in totale controllo della gara: al 24’ Berardi fa uscire un coniglio dal cilindro e serve al bacio Laurienté che insacca al volo dal cuore dell’area e indirizza la serata. Ancora l’esterno offensivo è imprendibile e ad inizio ripresa impegna Klinsmann, poi al 57’ su un buco della difesa di casa arriva la sua doppietta personale e il 17° gol stagionale. Per i romagnoli Saric tenta un destro troppo largo, poi gli emiliani potrebbero dilagare: Muharemovic colpisce il palo dopo la deviazione del solito Klinsmann e il colpo di testa di Berardi viene sventato dal figlio d’arte con un colpo di reni. Nel finale gli assalti dei romagnoli sono nulli, Adamo costringe l’ex Satalino a smanacciare un tiro-cross al 92’ e arrivano i titoli di coda. In classifica il Cavalluccio resta a 44 punti con il Bari e la coppia viene agganciata dal Modena.

A fine gara Mignani ha spiegato la serataccia e la sconfitta così netta. “Riconosco la forza del Sassuolo che ha stravinto il campionato ed è oggettiva nella qualità della rosa, dell’allenatore e della società che c’è dietro. Il primo pensiero è questo, poi sta sera la partita non è stata interpretata nella maniera giusta. La responsabilità forse è mia perché gli abbiamo lasciato, tra le tante cose che fanno bene, le ripartenze. La squadra ha dato tutto e stringiamo la mano all’avversario, guardando al futuro. Per una serie di motivi le cose ci riescono meno bene: da gennaio abbiamo avuto delle problematiche ai singoli giocatori, come Shpendi che si è portato dietro un problema alla caviglia, La Gumina e Russo sono entrati oggi”.

Al settimo cielo Fabio Grosso che plaude al gruppo, in parte rivoluzionato al Manuzzi. “Sono stati molto bravi i ragazzi a fare una grande partita, hanno creato tanto su un campo difficile. Le partite non sono mai semplici e la vittoria è meritata, dove tutti gli interpreti hanno fatto il loro. Li ringrazio i ragazzi, avevo chiesto responsabilità e presenza e lo hanno fatto. Ci teniamo i tre punti e continuiamo a fare un campionato strepitoso”.

REDS8344