Lettere
Un modo concreto per trovare la pace vera
Caro direttore,
come associazione Orizzonti abbiamo sostenuto un progetto in Venezuela nel 2010 con il primo evento de “Il pesce fa beneficenza”, per favorire il miglioramento dell’alimentazione di un gruppo di bambini che si nutrivano solamente di riso. Da quel momento l’amicizia è andata sempre crescendo e diverse sono state le iniziative a favore delle persone che vivono e lavorano in Venezuela.
Ogni anno durante il periodo del “Meeting per l’amicizia tra i popoli”, alcuni di questi nostri amici sono venuti in Italia per la Kermesse e sono stati ospitati da diversi di noi: l’amicizia si è allargata, approfondita e i loro volti sono diventati familiari per tanti amici.
Quest’anno gli amici venezuelani hanno presentato al Meeting la mostra Il medico del popolo. Vita e opera di Josè Gregorio Hernàndez (José Gregorio Hernández Cisneros, 1864-1919) è stato un medico, accademico e religioso venezuelano. Per la sua attività benefica, divenne oggetto di venerazione da parte di molti latinoamericani. La Chiesa cattolica lo ha proclamato beato nel 2021. La mostra del Meeting ha presentato la vita di José Gregorio Hernández, evidenziando fatti rilevanti e concreti che mostrano lo spessore della sua esperienza. La figura del dottor José Gregorio Hernández è stata ed è decisiva come fattore di unità di un popolo al di là dell’ideologia e della politica; la vita che ha vissuto in unità con se stesso e nel rapporto con Dio gli ha infatti permesso di essere un punto di luce per i tanti che ha incontrato e continua ad essere un esempio di quello che genera una vita vissuta intensamente dentro tutti gli aspetti della realtà.
La mostra, oltre agli amici che l’avevano preparata, è stata guidata da alcuni giovani italiani ormai prossimi alla laurea in medicina. Loro stessi con slancio hanno poi aderito alla proposta fatta di andare ad aiutare il dottor Chema, medico otorinolaringoiatra, nella prima settimana di dicembre a El Tocuyo (nella foto l’arrivo a Caracas ieri, domenica 26 novembre). A questo gruppetto di cinque studenti italiani ed uno spagnolo ha deciso di aggregarsi anche il dottor Giorgio Gianessi, anestesista cesenate in pensione che ha appeso al chiodo il camice dell’ospedale ma non la passione per l’uomo. Lo scorso anno si era reso disponibile ad ospitare gli amici venezuelani e ha conosciuto la loro esperienza, il loro cammino spesso difficile e con slancio ha continuato a seguirli fino a decidere di collaborare al loro progetto.
In un momento storico dove le guerre, le violenze, tanto il male che ci viene mostrato sembra siano l’unica realtà esistente, è commovente constatare come tanta gente, nel silenzio, si sacrifichi per gli altri, condivida momenti di vita, non pensi solo a sé stessa: insomma tutto questo è un modo concreto per costruire una pace vera. Al ritorno dei nostri giovani ci faremo raccontare e condivideremo questo pezzo di strada anche con altri.
Antonella Golinucci, presidente associazione Orizzonti odv