Diocesi
Una preziosa opera cesenate per celebrare Raffaello
Un’opera del Genga di proprietà della Diocesi, per celebrare Raffaello. “La Diocesi di Cesena-Sarsina – dichiara il professor Marino Mengozzi, direttore dell’Ufficio Arte sacra – presta l’Annunciazione del Museo della Cattedrale, cioè quanto rimane del capolavoro pittorico che aveva la nostra città, vittima delle ruberie napoleoniche: l’altare maggiore della chiesa di Sant’Agostino, una complessa opera (alta più di 8 m) di Girolamo Genga (Urbino c. 1476-1551), pittore poliedrico e fantasioso, un allievo di Luca Signorelli che guarda alla pittura toscana e romana, agli artisti del primo Cinquecento, ma anche a Leonardo. Il capolavoro del Genga fu smembrato e disperso il 24 aprile 1809: col risultato che la pala centrale, Disputa sull’Immacolata Concezione, è a Milano (Pinacoteca di Brera) e la predella divisa fra Milano (Collezione privata), Bergamo (Accademia Carrara) e Columbia, South Carolina (Columbia Museum of Art); perdute due figure di beati agostiniani che affiancavano la parte centrale”.
La Galleria Nazionale delle Marche in Palazzo Ducale a Urbino avvia le celebrazioni per Raffaello (1483-1520), nel 500° di morte, con la mostra Raffaello e gli amici di Urbino (3 ottobre 2019 – 19 gennaio 2020). Il 2020 sarà l’anno di Raffaello (così come il 2019 è l’anno di Leonardo e il 2021 sarà quello di Dante) e l’esposizione urbinate apre un percorso che vedrà protagonisti le Scuderie del Quirinale, la National Gallery di Londra e i Musei Vaticani (con la conclusione dei restauri della Sala di Costantino, uno degli ambienti delle celeberrime Stanze di Raffaello).
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