Valle Savio
Pellegrini sarsinati a Roma
Martedì 15 luglio, percorso a piedi 125 chilometri. Salutati da Papa Leone
Pellegrini di speranza nell’anno giubilare. Lo hanno desiderato, voluto, realizzato. Sono gli 8 sarsinati che da Poggio Bustone (Rieti) il paese di Lucio Battisti, martedì 15 luglio, hanno percorso 125 km a piedi, per giungere, sabato 19 luglio, a Roma.
Il cammino è già preghiera
Ognuno con la propria motivazione, ognuno col proprio carico di pensieri, nella consapevolezza che il cammino è già di per sé una preghiera. Ti accoglie come sei e ti lascia camminare al tuo ritmo, con le tue domande, senza pretendere risposte immediate.
Tre coppie, Giampaolo Bernabini e Nicoletta Bartolini, Marco Nucci e Monica Grementieri, Michele Buldrini e Arcadia Baraghini, insieme a Rolando Bosi e alla fidata guida Luciano Cortesi in arte “Spadino” hanno raggiunto la Capitale facendo visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore per pregare sulla tomba di papa Francesco. In mezzo tanti km macinati sotto il sole cocente. Ma la sveglia di buon mattino, “alle 4, per metterci in cammino mai più tardi delle 5 evitando le ore più calde”, le chiacchiere di amicizie consolidate nel tempo, la preghiera, le lodi, la partecipazione alla messa quotidiana ove possibile, hanno reso più leggere le fatiche del peregrinare.
Sul cammino di Francesco
Hanno percorso il Cammino di Francesco che si sviluppa da Assisi a Roma, e viceversa. Le tappe sono state Rieti, Poggio San Lorenzo, Ponticelli Sabino, Monterotondo, Roma, dormendo presso conventi di suore clarisse (a Rieti e Roma) e presso strutture convenzionate.
Il cammino si è concluso domenica 20 luglio nella Basilica di San Pietro partecipando alla santa Messa delle 10,30 celebrata dall’altare maggiore.
Salutati da Papa Leone XIV
I sarsinati sono stati salutati anche da papa Leone XIV, all’Angelus di piazza della Libertà a Castel Gandolfo. “Essere stati citati dal Santo Padre, cosa assai desiderata ma insperata, potete immaginare quanta gioia ed emozione ci ha procurato. È stato, in qualche modo, il suggello del nostro pellegrinaggio che voleva essere prevalentemente spirituale”, hanno raccontato i sarsinati reduci dal viaggio.


