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Aiuti alle Cucine popolari dal progetto "Anita Fidelis"

Consegnati 500 euro a Paolo Belli, responsabile del circolo Hobby terza età che ospita le Cucine

Aiuti alle Cucine popolari dal progetto "Anita Fidelis"

 

Un'altra donazione acquisita dalle Cucine popolari di Cesena, questa volta fatta dal direttivo del progetto internazionale cesenate “Anita Fidelis” che ha organizzato una raccolta fondi a favore delle città alluvionate dell’Emilia-Romagna.

Il presidente del Centro studi Olim Flaminia di Cesena Andrea Antonioli e il professor Alessandro Ricci (presidente dell'Unuci, sezione di Cesena e Segretario del centro studi), sabato scorso si sono recati nella sede del circolo Hobby terza età che ospita le Cucine popolari colpite dall'alluvione e hanno consegnato al responsabile dell'associazione Paolo Belli un assegno di 500 euro che servirà per il funzionamento della sede di via Machiavelli per dare sostegno alle persone alluvionate. 

«Nonostante i problemi – afferma il responsabile Paolo Belli – dall'inizio del mese di giugno, le Cucine popolari hanno continuato a preparare ogni giorno centinaia di pasti per le famiglie colpite. La rete solidale è cresciuta in modo esponenziale dall’alluvione ad oggi. Il successo della raccolta fondi e la solidarietà ricevuta permetteranno non solo di ripartire nel mese di settembre, ma anche di ampliare e consolidare il progetto che a Cesena è nato un anno e mezzo fa per aiutare le persone fragili ad avere accesso alle cure costose, per cui ringraziamo il presidente Andrea Antonioli e i suoi colleghi Alessandro Ricci e Giampaolo Grilli». 

Il progetto “Anita Fidelis” è impegnato in questa opera di solidarietà a pieno ritmo con tutti i suoi effettivi, a partire dal direttivo composto dal presidente Antonioli, il vicepresidente Giampaolo Grilli e il segretario Alessandro Ricci, e con lo staff di cui fanno parte Maria Gabriella Conti, Alberta Taioli, Mara Bertozzi, Luciana Silveira, Fabricio Darossi, Giovanni Paolo Tesei, Milena Morri. 

«Da cesenati e autori di questo progetto, che si sta diffondendo in diverse parti del mondo – dicono Andrea Antonioli e Alessandro Ricci – siamo orgogliosi di questa associazione che ha avuto e continua ad avere una funzione eccezionale nell'ambito dei bisogni della cittadinanza. Nel nostro piccolo crediamo di aver svolto un lavoro utile e speriamo che la ripartenza possa prendere vigore grazie ai nostri giovani, ma anche agli anziani e alle Associazioni di volontariato che rappresentano pur sempre una forza sostanziale, uno spirito tutto romagnolo». 

Il progetto Anita Fidelis, nato per valorizzare la donna e la femminilità in ogni sua espressione, declinazione e forma, si sta diffondendo in varie parti del mondo ed è già stato insignito per le sue attività sui Diritti umani, sociali e culturali, in particolare su tematiche fondamentali come la solidarietà, la parità di genere, la legalità. 

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