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Don Vasyl, parroco degli ucraini cattolici: "Una grande solidarietà da parte dell'Italia. Un bel segnale per noi"

"I nostri ragazzi - prosegue don Vasyl - si mettono a mani nude contro i carri armati". Poi fa una preghiera: "Signore, sconfiggi il male. La nostra preghiera è un primo passo concreto. È un fronte spirituale". Il video

Don Vasyl concelebrata con il vescovo Douglas durante la divina liturgia di rito bizantino di questa mattina nella chiesa di sant'Anna. Foto Pier Giorgio Marini

"Stiamo avvertendo una grande solidarietà da parte di tutti gli italiani", dice don Vasyl, il parroco della comunità cattolica ucraina, di rito bizantino. Lo abbiamo avvicinato questa mattina nella chiesa di sant'Anna, in piazza del Popolo, prima della divina liturgia presieduta dal vescovo Douglas (cfr pezzi a fianco). 

Il sacerdote segue quattro comunità di ucraini: quella di Cesena, quella di Forlì, di Faenza e di Imola. In tutto circa 200 fedeli che si ritrovano di solito al sabato e alla domenica per la divina liturgia, come è stata celebrata questa mattina. Numerosi canti accompagnano la celebrazione che oggi è segnata da molta commozione, negli occhi di tutti.

"Ho ricevuto numerose telefonate in questi giorni. Sono commosso per la vicinanza che l'Italia sta dimostrando. Un bellissimo segnale per tutti noi".

Al termine della Messa, il parroco invita a cantare un canto per l'Ucraina (cfr video qui sotto). Poi dice: "Grazie di cuore, a lei eccellenza, a voi di Cesena e a tutta l'Italia. Abbiamo capito in questi giorni che dobbiamo stare insieme. Non c'è solo la paura. Ci sono anche tanta speranza e tanta solidarietà, come sta accadendo in questi giorni". Poi richiama un messaggio di un vescovo ucraino: quante lacrime scendono in questi giorni. E legge una testimonianza: e quanta insicurezza, come ai tempi di Davide e Golia. Il male sembra forte, ma sembra anche solo. Dio protegge i deboli. La forza sta nell'amore, nel dare la vita per il prossimo".

"I nostri ragazzi - prosegue don Vasyl - si mettono a mani nude contro i carri armati". Poi fa una preghiera: "Signore, sconfiggi il male. La nostra preghiera è un primo passo concreto. È un fronte spirituale". 

Al termine della Messa non mancano gli avvisi. Tra questi una raccolta di offerte, per la crisi in corso in questi giorni, sul conto corrente IT74P0503410100000000044187 intestato all'Esarcato apostolico ucraino. E anche una raccolta di beni materiali da spedire in Ucraina che si possono acquistare al negozio ucraino "Smak" in via Mura ponente, 67, a Cesena. Orari: dal lunedì al sabato 9,30-13 e 15-19,30. La domenica dalle 15 alle 19. 

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Di seguito la fotogallery della celebrazione a cura di Pier Giorgio Marini.

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