Mino Marani al ‘Pop Meets Classics’ con sei mila spettatori

Continua a far faville in Germania il 37enne direttore d’orchestra cesenate Mino Marani. Il 23 aprile scorso in occasione della 14esima edizione del ‘Pop Meets Classics’ al Volkswagen Hall di Braunschweig (in Bassa Sassonia) ha diretto l’orchestra del grandioso concerto in cui si esibiscono artisti regionali e nazionali, applauditi da 6mila spettatori. Marani, che da gennaio ricopre il ruolo di 1° Kappellmeister dello Staatstheater (teatro) di Braunschweig, è stato chiamato dagli organizzatori all’ultimo momento per sostituire il direttore inizialmente designato, non facendolo certo rimpiangere e anzi riscuotendo un buon successo.

È un altro tassello che si aggiunge alla fulgida carriera artistica di Marani che per spiccare il volo ha dovuto lasciare l’Italia verso Paesi in cui vivere di musica non è un’utopia e dove la cultura è considerata un investimento. Si è trasferito in Germania nel 2011 dopo aver vinto, a soli 26 anni, il concorso internazionale per il podio del teatro di Magonza. Nel 2015 è diventato 1° Kappellmeister  al Theater Pforzheim e due anni dopo ha ricoperto la stessa posizione al Theater Koblenz. Tra gli altri, ha lavorato con la Filarmonica di Berlino, l’Hessicher Rundfunk e l’Orchestre de Paris.

Mino Marani è inoltre un talentuoso pianista e compositore. Ha iniziato lo studio del pianoforte a 7 anni, diplomandosi con lode e menzione d'onore al conservatorio ‘Maderna’ di Cesena sotto la guida di Victoria Pontecorboli. Si è specializzato in composizione al conservatorio ‘Martini’ di Bologna sotto la guida di Paolo Aralla e ha frequentato l'Accademia internazionale della musica di Milano nella classe di Renato Rivolta. In concomitanza ha iniziato lo studio della direzione d'orchestra con Francesco La Licata e Piero Bellugi.

Un'immagine del concerto Pop Meet Classic