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Nella Presidenza Fiepet Emilia Romagna quattro componenti della Confesercenti cesenate
Si tratta di Silvia Bragagni, Pasquale Ambrogetti, Luciano Pistocchi, Gianpiero Giordani.
Si è svolta a Bologna l’Assemblea elettiva regionale della Fiepet, la Federazione dei pubblici esercizi aderente alla Confesercenti. Ben 4 componenti della Fiepet-Confesercenti cesenate sono stati eletti nell’organo direttivo della Presidenza regionale. Si tratta di Silvia Bragagni, ristoratrice e presidente Fiepet-Confesercenti cesenate; Pasquale Ambrogetti, ristoratore, presidente della Confesercenti di Bagno di Romagna e membro del Consiglio direttivo Fiepet comprensoriale; Luciano Pistocchi, barista e membro dei Consigli direttivi Confesercenti Cesena e Fiepet comprensoriale; Gianpiero Giordani, responsabile Fiepet-Confesercenti cesenate.
Passaggio di testimone al vertice di Fiepet–Confesercenti regionale. Massimo Zucchini , già presidente Confesercenti Bologna, guiderà l’associazione degli esercenti pubblici e turistici al posto di Andrea Cavallina, di Ferrara.
Tema dell’assemblea Fiepet Emilia Romagna la semplificazione amministrativa e burocratica e le condizioni per lo sviluppo del settore. All’Assemblea sono intervenuti, tra gli altri, Miranda Corradi, caposervizio per gli interventi economici del Comune di Mirandola, Angelo Spanò, responsabile Ambiente Confesercenti cesenate e amministratore di Innova Scrl, Andrea Corsini, assessore al Turismo e al commercio della Regione Emilia Romagna.
La nuova Presidenza e i vertici di Fiepet E.R. dovranno far fronte a molti nodi irrisolti per lo sviluppo del settore dei pubblici esercizii. "Se non si affrontano seriamente - ha evidenziato la nuova Presidenza - i temi degli oneri derivanti dagli adempimenti amministrativi e non si individuano le soluzioni e le risposte più efficaci per proseguire nei processi di semplificazione e rimuovere gli ostacoli che frenano l’attività economica e la competitività delle imprese, rischiamo di rimanere al palo per molti anni. Inoltre è sempre più necessario mettere mano alla concorrenza sleale che diverse realtà imprenditoriali fanno alle piccole imprese del commercio e del turismo, soggette quest’ultime a controlli molto ferrei per quanto riguarda gli obblighi fiscali e sanitari, e la reintroduzione di strumenti veloci ed efficaci come i voucher, indispensabili nei momenti di maggiore attività in cui viene richiesta maggiore presenza di personale. Ricordiamo come questo settore sia di capitale importanza per la riqualificazione delle periferie e dei centri storici, per la lotta contro il degrado, attraverso la riappropriazione di spazi, attrattivi dal punto di vista turistico e presidio di sicurezza per gli abitanti”.
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