Dal Mondo
stampa

Nord Africa

Inondazioni in Libia, papa Francesco “profondamente rattristato”

Monsignor Bugeja, vicario apostolico di Tripoli: “Parlano di 3.000 morti ma i numeri saranno molto più alti. Trovati anche corpi di migranti”

(Foto vicariato di Bengasi/Sir)

Profondamente rattristato per l’immensa perdita di vite e la distruzione causata dall’inondazione nella parte orientale della Libia”. Papa Francesco prega per le anime dei defunti e per tutti coloro che piangono la loro perdita.

Nel telegramma di cordoglio inviato - a nome del Santo Padre - dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin al nunzio apostolico in Libia, monsignor Savio Hon Tai-Fai, il Pontefice esprime “vicinanza spirituale ai feriti, a coloro che temono per i propri cari dispersi e agli operatori dell’emergenza che forniscono soccorso e assistenza”. Il Santo Padre invoca “le benedizioni divine della consolazione, della forza e della perseveranza”.

“Qui a Tripoli la situazione é calma e non ci sono problemi. Al momento dicono che ci sono circa 3.000 morti ma sicuramente i numeri saranno molto più alti. Sono stati trovati anche corpi di migranti”. Lo riferisce monsignor George Bugeja, vicario apostolico di Tripoli, in Libia, a proposito delle devastanti inondazioni che hanno colpito la Cirenaica, la regione nord orientale del Paese, in seguito al passaggio del ciclone Daniel. Nella Tripolitania, la regione a nord-ovest dove è ubicata la capitale libica finora il tempo è buono: “Si aspetta un po’ di pioggia ma non sembra che ci saranno problemi - dice il vescovo -. Il disastro ha colpito in modo particolare Derna, in Cirenaica, a causa di due dighe che non hanno resistito e hanno rotto mura e argini, con la conseguenza che l’acqua accumulata dentro é uscita all’improvviso, con fango e detriti che hanno distrutto case e strade e portato tutto fino al mare”. Derna è una città costiera, la quarta più grande del Paese, con 120.000 abitanti. Il crollo delle due dighe ha fatto defluire 33 milioni di metri cubi d’acqua, distruggendo centinaia di case e cinque quartieri residenziali. Difficile l’accesso a queste zone, le squadre di soccorso e i cittadini hanno dovuto estrarre a mani nude dalle macerie centinaia di vittime. Monsignor Bugeja esprime parola di vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite: “Sono tutti nelle nostre preghiere. Il Signore della Misericordia dia sollievo ai feriti e a chi ha perso i propri cari e sostegno ai soccorritori negli aiuti di emergenza e assistenza”.

Intanto la Croce rossa internazionale parla di almeno 10.000 dispersi. Molti morti sono stati seppelliti in fosse comuni nel cimitero di Martouba, a una ventina di chilometri alle porte di Derna. Le autorità contrapposte di Cirenaica e Tripolitania, che si dividono il potere esecutivo, hanno chiesto aiuti umanitari alla comunità internazionale, tra cui macchinari pesanti, forniture mediche e cibo. La Turchia, che sostiene il governo di Bengasi (la Cirenaica), ha inviato tre aerei con personale di ricerca e salvataggio subacqueo e assistenza logistica. L’Italia ha attivato la Protezione civile ma nella zona non sono presenti Ong italiane.

Fonte: Sir
Tutti i diritti riservati
Inondazioni in Libia, papa Francesco “profondamente rattristato”
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento