Giornali Fisc: “Il Momento" si prepara a celebrare i cent'anni dalla prima pubblicazione
Monsignor Corazza: "Cento anni sono tanti, ma diventano pochi se i motivi che lo hanno fatto nascere sono ancora vivi"
“C’è bisogno di un settimanale che ci aiuti giorno per giorno, settimana per settimana, a dare corpo ai nostri sogni, alle nostre speranze e per indicare prospettive a un mondo individualista tentato di ripiegarsi su se stesso, esposto alla minaccia di una tremenda implosione”. Lo scrive il vescovo di Forlì-Bertinoro, monsignor Livio Corazza, nell’editoriale dell’ultimo numero del settimanale diocesano “il Momento”, che celebra cent’anni di pubblicazioni.
“Cento anni sono tanti per tutti, anche per un settimanale di informazione e di formazione come Il Momento – sottolinea il presule -. Ma diventano pochi, davvero pochi, se i motivi e gli obiettivi che lo hanno fatto nascere sono ancora vivi”. Indicando le “nubi che sembravano alle spalle”, ma che “hanno nuovamente distrutto l’Europa e il mondo”, il vescovo afferma che “abbiamo bisogno di qualcuno che ce lo ricordi, giorno per giorno”.
“Abbiamo bisogno di qualcuno che ci racconti le cose che funzionano e non funzionano. Il bello, il buono e il cattivo”. “Abbiamo bisogno – aggiunge monsignor Corazza – che le nostre parole, sussurrate o gridate, escano di chiesa, arrivino nelle case e nelle piazze”. Quindi, l’invito a “tutti i preti, gli animatori, i religiosi” ad “abbonarsi e diffondere Il Momento e Avvenire”. “Un mondo nuovo è difficile realizzarlo, ma senza degli strumenti di comunicazione, che ci sostengono in questo impegnativo compito, diventa ancora più diffcile crederci e costruirlo. Saremmo meno ascoltati. Il Momento, come tanti giornali, rischia di morire. Non lasciamo che questo accada”.
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