Ripartenza
Tutti a scuola. In Emilia-Romagna si parte venerdì
Lezioni garantite anche nelle zone alluvionate. Lunedì 18 settembre a Forlì la cerimonia ufficiale di apertura con il presidente della Repubblica Mattarella
Venerdì 15 settembre si torna in classe in Emilia-Romagna. Nonostante i gravi danni inferti dall’alluvione dello scorso maggio ad alcune strutture scolastiche le lezioni riprenderanno in sicurezza in tutto il territorio.
Dopo gli asili nido e le scuole per l’infanzia, già ripartiti a inizio settembre, si apriranno le porte di scuole primarie (elementari) e secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori).
Oltre 500mila gli studenti e le studentesse sui banchi, 70mila i docenti e più di 16mila il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA).
“Venerdì riaprono tutte le scuole, anche quelle delle zone alluvionate, un risultato non scontato vista l’enorme entità dei danni - sottolinea il presidente della Regione Stefano Bonaccini-. Dobbiamo dire grazie al presidente della Repubblica Mattarella, che lunedì prossimo ha deciso di aprire ufficialmente l’anno scolastico a Forlì, presente il ministro Valditara, scegliendo ancora una volta di essere vicino alle nostre comunità e ai nostri giovani, ai sindaci e agli amministratori locali che sono intervenuti anche senza copertura di spesa, ai cittadini di ogni parte d’Italia, alle associazioni, alle imprese e ai soggetti di tutti i settori, dalla cultura allo sport, che ci sono stati vicini concretamente con le loro donazioni. Se venerdì ogni studente troverà la scuola aperte il merito è di tutti loro, di un impegno che è stato collettivo”.
Secondo le stime della Regione, i danni a scuole e servizi educativi (cioè aule ma anche palestre, giardini e laboratori) ammontano a circa 12 milioni di euro. In particolare, gli istituti scolastici più colpiti si trovano a Solarolo, Castel Bolognese, Lugo, Faenza e Sant'Agata sul Santerno, tutti nel Ravennate. Le stime per provincia prevedono costi per il ripristino pari a 9 milioni di euro a Ravenna, 2 milioni a Forlì-Cesena, oltre 500mila euro per la Città metropolitana di Bologna, 400mila euro per Rimini e 100 mila euro per Ferrara.
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