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Metodo Billings ancora sconosciuto

Contraccezione: dalla conoscenza della fertilità alla medicina personalizzata

Foto Siciliani - Gennari/SIR

Pubblichiamo di seguito il testo integrale della lettera a pagina 21 dell'edizione cartacea.

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Il metodo Billings mi ha salvato la vita: mio marito ed io per motivi di salute non potevamo ricorrere alla contraccezione e sapevamo che dopo il nostro primo figlio la legge dello Stato ci avrebbe imposto di abortire; ho conosciuto e imparato il Metodo,  così grazie ad esso ho vissuto senza angoscia e con serenità la mia vita coniugale”. Questa la testimonianza di una donna proveniente dalla Cina dove i coniugi Billings portarono la conoscenza del metodo già nel 1989 quando gli aborti erano obbligatori a partire dal secondo figlio. Gratitudine è stata la parola condivisa dagli oltre 300 partecipanti  a Roma presso l’Auditorium dell’università Cattolica, provenienti da più di 35 Paesi di tutto il mondo al convegno sui 70 anni di scoperta e diffusione del metodo. Gratitudine in primis verso i due coniugi australiani John ed Evelyn Billings, medici e genitori di 10 figli che dal 1953 hanno speso la loro vita alla scoperta e alla diffusione di questa conoscenza con l’intento di trovare nel corpo della donna un indicatore semplice della fertilità che essa stessa potesse riconoscere. Anche per noi tre insegnanti del Metodo di cesena la partecipazione al convegno è stato un’esperienza carica di gratitudine ma anche di responsabilità. È vero che il Metodo è una realtà ancora in parte sconosciuta sia in campo medico che nell’opinione comune della gente, tuttavia esso presenta incredibili vantaggi e in termini di autocoscienza del proprio corpo e come strumento per distanziare o ricercare una gravidanza. 

Grazie ad un ampio coinvolgimento di realtà universitarie territoriali e internazionali, il congresso ha voluto essere non un ricordo nostalgico di un  lontano passato o una celebrazione, bensì un rilancio verso il futuro soprattutto per l’Italia, società caratterizzata dalla denatalità e dalla sterilità di coppia, come hanno ben sottolineato Alfredo Mantovano sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed Eugenia Roccella ministra per le pari opportunità e la famiglia, nonché Stefano Zamagni economista che ha sottolineato l’importanza di costruire le condizioni per creare armonia tra lavoro e famiglia nel rispetto della condizione lavorativa della donna. 

Relatori italiani ed internazionali esperti e docenti in ambito scientifico, culturale e politico hanno presentato nuovi studi e proposte nei vari ambiti, relativi alla cura e alla salute procreativa, come un seme gettato 70 anni fa di cui oggi raccogliamo i frutti ma anche come un lievito che continua a crescere e produrre effetti. 

Profondo e paterno il saluto di papa Francesco che ha incoraggiato e ringraziato per il lavoro svolto dagli operatori intervenuti al congresso: ”La rivoluzione Billings” non ha esaurito la sua spinta originaria, ma continua a essere una risorsa per la comprensione della sessualità umana... Una seria educazione in questo senso appare oggi necessaria, in un mondo dominato da una visione relativistica e banale della sessualità umana. Essa chiede invece di essere considerata entro uno sguardo antropologico ed etico, in cui le questioni dottrinali siano approfondite senza semplificazioni indebite né rigide chiusure… Di fatto si sta perdendo di vista il nesso tra la sessualità e la vocazione fondamentale di ogni persona al dono di sé, che trova una peculiare realizzazione nell’amore coniugale e familiare. Questa verità, pur inscritta nel cuore dell’essere umano, per esprimersi in modo pieno richiede un percorso educativo.

Si tratta di un’urgenza che interpella la Chiesa e tutti coloro che hanno a cuore il bene della persona e della società e che attende risposte concrete, creative e coraggiose… Dopo la cosiddetta rivoluzione sessuale che ha abbattuto dei tabù, c’è bisogno di una nuova rivoluzione nella mentalità: scoprire la bellezza della sessualità umana sfogliando il grande libro della natura; imparare a rispettare il valore del corpo e della generazione della vita, in vista di autentiche esperienze di amore familiare… Del resto la prospettiva scientifica di questo congresso internazionale mostra come sia fondamentale prestare attenzione alla peculiarità di ogni coppia e di ogni persona, specialmente nei confronti della donna. L’orizzonte della medicina personalizzata ci ricorda appunto che ogni persona è unica e irripetibile e che, prima di essere oggetto di cura per disfunzioni e malattie, dev’essere aiutata ad esprimere nel modo migliore le sue potenzialità, in vista di quel benessere che è soprattutto frutto di un’armonia di vita…”.

Con queste parole nel cuore rafforzate e incoraggiate continuiamo l’insegnamento già iniziato molti anni fa anche a Cesena presso il Consultorio per la famiglia "don Adolfo Giorgini", via Mura Sant’Agostino 14.

Per prenotazioni: 0547 333300 / 331 7585775- info@consultoriofamigliare.it.

Cinzia Alessandri, Cinzia Bagnoli, Manuela Scarpellini

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