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In 1270 al Parco Ippodromo per i Campionati regionali di corsa campestre

Domenica scorsa i runner alla festa del cross 

In 1270 al Parco Ippodromo per i Campionati regionali di corsa campestre

Sole, freddo e un po’ di fango sono gli ingredienti che hanno reso un successo i Campionati regionali di corsa campestre organizzati domenica scorsa dall’Atletica Endas al Parco Ippodromo di Cesena.

Sono stati 1270 i runner provenienti da tutta l’Emilia-Romagna che si sono sfidati sul difficilissimo percorso a pochi passi dal Savio. 

Primo sparo alle 9.15 per gli atleti delle varie categorie master che hanno visto tre cesenati, tesserati per la corazzata Avis Castel San Pietro, alzare le braccia al cielo sul traguardo: trionfo fra le donne per la due volte campionessa italiana di maratona Martina Facciani; nel settore maschile sono saliti sul gradino più alto del podio Luca Benini fra gli M40, mentre l’oro della categoria over 75 è andato alla leggenda del podismo romagnolo Loris Viroli.

Fra i maschi under 18 la vittoria è andata al riminese in maglia Virtus Bologna Achille Alessandri che ha avuto la meglio allo sprint sul compagno di squadra Edoardo Piazzolla, nella gara in rosa vittoria a mani basse invece per Nausica Barberini Magnani (Francesco Francia) che ha lasciato a un minuto tutte le altre.

Romagnoli sugli scudi anche nella categoria juniores con Enrico Ricci (Atl. Ravenna) che ha tenuto a distanza Federico Perticari (Cesena Triathlon) e fra gli assoluti uomini con il secondo posto del bellariese Alberto Della Pasqua.

Per quanto riguarda il club organizzatore la soddisfazione più grande è arrivata dal team under 20 maschile formato da Giuliano Manzi, Francesco Lombardi e Pietro Orioli che ha raggiunto il quinto posto nella classifica a squadre che al momento vale la finale nazionale che si terrà a Cassino a marzo.

“É stata una gara bellissima  con una partecipazione straordinaria - ha commentato il direttore tecnico endassino Sandro Suriani - il percorso è molto difficile da interpretare per le continue variazioni altimetriche e del tipo di terreno e questo lo rende molto amato dai runner che sono entusiasti di correre a Cesena.

Questa manifestazione per noi ha un fortissimo significato perché rappresenta la nostra ripartenza dopo l’alluvione e in quanto, molto probabilmente, sarà l’unica che riusciremo a realizzare fino alla ristrutturazione della pista.

Dal punto di vista organizzativo richiede uno sforzo imponente, ma i messaggi di congratulazioni che sto continuando a ricevere dai colleghi che hanno partecipato mi confermano che abbiamo fatto centro e che possiamo guardare con fiducia al futuro.” 

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