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A Sarsina domotica e sensoristica all’avanguardia nelle case protette

La casa residenza anziani Barocci si attrezza per i suoi 50 ospiti non autosufficienti

A Sarsina domotica e sensoristica all’avanguardia nelle case protette

 

La cura della persona e la sicurezza degli ospiti delle case protette passano anche dall’utilizzo accorto ed intelligente delle nuove tecnologie quali sensori di presenza, centralini intelligenti e sensori di movimento. 

È il caso della Casa residenza anziani Barocci di Sarsina che ospita 50 anziani non autosufficienti. 

In una residenza per anziani è di fondamentale importanza avere sotto controllo in modo costante la situazione globale e i comportamenti degli ospiti. Attualmente la struttura è dotata di un ottimo sistema di chiamata infermieri in ogni camera e in ogni bagno che è stato recentemente rinnovato spendendo 56.000 euro e che verrà integrato con dispositivi all'avanguardia. In particolare tutte le porte di emergenza saranno dotate di dispositivi in grado di dare un segnale di allarme qualora si avvicini ad esse un ospite a rischio di fuga. Le camere verranno dotate di due tappetini ciascuna sensibili salvavita che si possono posizionare di fianco al letto, in modo che, se l’anziano scende dal letto, scatti un segnale di allarme. Tapparelle col comando elettronico azionabile a distanza consentiranno agli ospiti di aprirle e chiuderle da soli al momento del bisogno. 

Tutti i dati raccolti con i suddetti sistemi verranno monitorati dalla guardiola tramite una dashboard dove si trova h24 un operatore che può monitorane continuamente i 50 ospiti all’interno delle stanze, il tutto garantendo loro la privacy poiché non vi sono telecamere installate. 

“L’ottima qualità del servizio, riconosciuto anche dai sondaggi fatti ai famigliari degli ospiti - osservano il sindaco Enrico Cangini e l’assessore Maria Vittoria Cesaretti - è frutto dell’attenzione alla persona e della cura che i nostri operatori sanno rivolgere agli ospiti. Pensiamo quindi che prima di tutto siano le persone a fare la differenza, con la loro sensibilità e competenza costruendo relazioni positive e di cura dell’anziano. Nondimeno la tecnologia che oggi il mondo ci offre può aiutare gli operatori della Cra Barocci a lavorare meglio aumentando il presidio di tutti i pazienti e aiutandoli a comprendere le necessità dell’ospite. Il progetto è stato elaborato e verrà realizzato dall’Unione dei Comuni che cura la funzione informatica, grazie al contributo della Regione Emilia Romagna”.

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